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Scippatore scarcerato dopo aver inviato una lettera alla vittima: “Perdonami, ti rimborserò”

Una lettera di pentimento, inviata alla vittima di uno scippo, ha consentito a un ragazzo di 21 anni di ottenere la scarcerazione (ma ora è agli arresti domiciliari). Il giovane ha scritto alla ragazza che aveva derubato chiedendole di perdonarlo e promettendole di risarcirla con la sua indennità di disoccupazione.
A cura di Stefano Rizzuti
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Qualche giorno di carcere ha portato un giovane rapinatore, di soli 21 anni, a chiedere scusa alla vittima che solo poche settimane prima aveva scippato. Il ragazzo si è rivolto alla donna chiedendole perdono e ottenendo, in cambio, la concessione degli arresti domiciliari da parte del giudice. La vicenda nasce da una rapina messa in atto dal 21enne nei confronti di una ragazza a Sassuolo, nel modenese. Il ragazzo ha chiesto alla vittima di perdonarlo inviandole una lettera spedita dal carcere di Sant’Anna di Modena. Con una promessa: quella di risarcirla cedendole la sua indennità di disoccupazione. Il giudice ha molto apprezzato il gesto del 21enne, decidendo quindi di optare per gli arresti domiciliari.

Il giovane ha scritto alcune semplici frasi nella lettera inviata alla vittima della rapina: “Gentile signorina, sono quel disgraziato che ha avuto la pessima idea di portarle via la borsetta. È stato un momento di crisi avendo a casa la compagna e un bambino piccolo. Non avevo la minima intenzione di farle del male, non trovo altre parole per chiederle scusa”. Il ragazzo ha origini napoletane. Aveva aggredito due 25eni nella notte tra il 6 e il 7 luglio scorso, quando le due stavano tornando a piedi verso la loro macchina.

Nel tentativo di strappare la borsa dal braccio di una delle due ragazze, l’aggressore l’aveva fatta cadere a terra, causandole alcune ferite. Il rapinatore era poi stato rintracciato dalla polizia tramite la geolocalizzazione del telefono della vittima. Nella lettera, riportata dal Resto del Carlino, si legge ancora: “Non so sinceramente cosa mi abbia preso, forse mi sono lasciato influenzare. Oltre a chiederle scusa  quello che posso fare è cercare di risarcire nell’ambito delle mie possibilità veramente scarse il danno che le ho provocato”. E il riferimento è alla sua indennità di disoccupazione: una cifra di 400 euro.

La lettera è stata utilizzata dall’avvocato del 21enne come allegato della richiesta di scarcerazione che ha presentato al giudice. Poi accolta concedendo i domiciliari. Secondo le motivazioni del giudice, “il pentimento del ragazzo si desume dalla lettera di scuse inviata alla persona offesa e dall’intenzione dell’inadatto di riparare il danno, quantomeno materiale, provocato dalla sua condotta”.

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