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Scie chimiche: a L’Aquila un convegno patrocinato dal Comune

Il presidente del consiglio comunale aquilano: “La scienza ufficiale fa un clamoroso autogol negando il fenomeno”.
A cura di D. F.
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I complottisti italiani si sono dati appuntamento sabato 19 novembre a L'Aquila per un convegno nazionale sulle scie chimiche organizzato dal partito Alternativa Riformista Umbria, Riprendiamoci il pianeta-Movimento di resistenza umana e patrocinato dal consiglio comunale del capoluogo abruzzese. All'iniziativa hanno preso parte decine di curiosi, per lo più convinti che quasi quotidianamente degli aerei irrorino i cieli italiani allo scopo di modificare il clima del nostro paese: "Per la prima volta, dopo oltre dieci anni di irrorazioni quotidiane su tutto il territorio nazionale, un consiglio comunale coglie il problema e decide di ascoltare la voce delle associazioni e dei liberi ricercatori che studiano il fenomeno", è stato scritto sulla locandina di presentazione dell'evento.

Naturalmente il convegno ha attirato non poche critiche, anche per la location scelta, una città martoriata dal terremoto 7 anni fa e ancora in fase di ricostruzione. "Perché – si sono chiesti in molti – la città ha deciso di concedere il patrocinio ufficiale alla pseudoscienza dei seguaci delle scie chimiche?". In realtà il sostegno ufficiale è arrivato al termine di una controversa votazione in consiglio comunale: alcuni consiglieri erano usciti nel tentativo di far mancare il numero legale così i 16 rimasti in aula hanno approvato il patrocinio. Successivamente il consiglio aveva tentato di far rimuovere il sostegno ufficiale su sollecitazione delle numerose associazioni scientifiche e universitarie presenti all’Aquila.

In realtà, tuttavia, anche il presidente dell'assemblea comunale aquilana sembrava avere le idee assai chiare: "La scienza ufficiale fa un clamoroso autogol negando il fenomeno (delle scie chimiche, ndr) o dandone spiegazioni inconsistenti, non vorremmo che gli imponenti stanziamenti dei governi Nato influenzino tale atteggiamento coinvolgendo centri di ricerca, aziende e università. Queste scie compaiono dopo accordi politici precisi. 19/07/2001 “Accordo bilaterale Italia-Usa sui cambiamenti climatici” ricerca congiunta sui cambiamenti climatici firmato a Roma da Bush e Berlusconi".

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