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Schiaffi e minacce ai bambini più vivaci: a processo insegnante di scuola materna di Perugia

Un’insegnante di una scuola materna della provincia di Perugia è stata processata con il rito abbreviato per maltrattamenti sui bambini: stando a quanto emerso nelle indagini, scattate dopo la denuncia di alcuni genitori, che si sono costituiti parte civile, la donna avrebbe ripetutamente schiaffeggiato, tirato i capelli e minacciato di far “finire in carcere” gli alunni giudicati “cattivi”.
A cura di Davide Falcioni
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foto di repertorio
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Un'insegnante di una scuola materna della provincia di Perugia è stata processata con il rito abbreviato per maltrattamenti sui bambini: stando a quanto emerso nelle indagini, scattate dopo la denuncia di alcuni genitori, che si sono costituiti parte civile, la donna avrebbe ripetutamente schiaffeggiato, tirato i capelli e minacciato di far "finire in carcere" gli alunni giudicati "cattivi", cioè quelli più vivaci degli altri. Come se non bastasse inoltre l'"educatrice" ha ripetutamente istigati dei bimbi a picchiare i loro compagni che, a suo dire, avevano comportamenti sbagliati. Secondo i magistrati per i piccoli (di età tra tre e cinque anni) quello vissuto in classe con la donna era "un regime di vita umiliante e degradante", in base a quanto riporta il capo d'imputazione.

Le indagini sono state condotte dai carabinieri dopo la denuncia di padri e madri dei piccoli insospettiti per avere notato cambiamenti nell'atteggiamento dei figli a casa. Gli inquirenti eseguirono quindi delle intercettazioni ambientali piazzando tra l'altro delle micro telecamere per riprendere quanto accadeva in classe (immagini già visionate nel corso del dibattimento). In seguito all'attività dei militari, l'autorità giudiziaria sospese e allontanò dalla classe l'insegnante. Dagli accertamenti è tra l'altro emerso che la donna indossava i tappi per le orecchie mentre era con i bambini o si estraniava con il cellulare, li teneva al buio, abbassando le tapparella, e alcuni di loro venivano colpiti con schiaffi o erano oggetto di tirate di capelli. Dall'indagine è successivamente emerso che la maestra aveva anche "ordinato" a uno degli alunni di picchiare un compagno. Un quadro accusatorio che è stato oggi ricostruito durante il processo, nel corso del quale sono stati già sentiti diversi testimoni. Spetterà comunque al giudice stabilire l'eventuale responsabilità della donna per i fatti contestati.

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