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Scappa dopo l’incidente, carabinieri lo cercano: Nicolas si suicida a 21 anni al telefono con la mamma

Per tranquillizzare il ragazzo i militari lo hanno fatto parlare con la mamma in vivavoce attraverso il loro cellulare. Tutti lo hanno rassicurato che vi erano solo danni e non feriti e bisognava solo tornare sul luogo del tamponamento per ricostruire l’accaduto. Nicolas sembrava essersi convinto ma poco dopo il colpo che ha gelato il sangue.
A cura di Antonio Palma
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I carabinieri lo cercavano ed erano andati a casa sua perché era scappato via da un incidente stradale avvenuto poche ore prima dove però non vi erano state né vittime né feriti, ma alla vista dei militari qualcosa è scattato dentro di lui e Nicolas Matteucci, 21 anni, ha imbracciato il fucile da caccia che deteneva legalmente e si è ucciso. Un gesto improvviso e inatteso sia dai carabinieri che lo attendevano all’ingresso della sua casa sia dalla mamma che lo aveva contattato poco prima rassicurandolo sulla non gravità di quanto era accaduto consigliandogli di fidarsi dei carabinieri.

Nicolas però a quel punto sembrava non ascoltare più nessuno, ha detto ai carabinieri che andava prendere i documenti, ammettendo subito di essere coinvolto nell’incidente avvenuto sulla Pedemontana all'altezza di Lunano, nella provincia di Pesaro-Urbino, ma è andato in camera e si è ucciso dopo aver puntato la canna del fucile al volto. In quel momento i carabinieri erano ancora in contatto con la mamma al telefono. I militari infatti avevano contattato prima la signora dopo essere risaliti alla residenza del proprietario della vettura incidentata attraverso i numeri di targa. Il ventunenne risultava ancora residente a Piandimeleto ma i carabinieri lì hanno trovato solo la madre. La donna ha provato a contattare il figlio ma senza successo e così ha dato ai militari l’indirizzo della casa di campagna dove il giovane si era trasferito da poco, a Sant’Angelo in Vado.

Per tranquillizzare il ragazzo i militari lo hanno fatto parlare con la mamma in vivavoce attraverso il loro cellulare. Tutti lo hanno rassicurato che vi erano solo danni e non feriti e bisognava solo tornare sul luogo del tamponamento per ricostruire l’accaduto. Nicolas sembrava essersi convinto ma poco dopo il colpo che ha gelato il sangue. Il 21enne, forse per un  senso di colpa “eccessivo”, come ipotizzano i carabinieri, si è tolto la vita.

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