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Omicidio Saman Abbas

Saman, lo zio Danish non parla: il 29 settembre l’udienza per la decisione sulla consegna all’Italia

Gli aggiornamenti sul caso di Saman Abbas: Danish Hasnain, lo zio arrestato con un mandato europeo a Parigi che potrebbe dare una svolta al caso della diciottenne scomparsa da Novellara, finora non avrebbe fatto alcuna dichiarazione. L’udienza per la decisione sulla consegna all’Italia fissata il 29 settembre. Intanto Cartabia ha firmato l’estradizione per i genitori.
A cura di Susanna Picone
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Saman Abbas e lo zio Danish
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L'udienza per la decisione sulla consegna all'Italia di Danish Hasnain, lo zio di Saman Abbas arrestato con un mandato europeo a nord di Parigi, è fissata il 29 settembre davanti alla chambre de l'instruction in Corte di appello. A quanto si apprende, lo zio della giovane scomparsa a maggio da Novellara finora non avrebbe fatto alcuna dichiarazione. L’uomo, pachistano di 33 anni, si trova nel carcere di Fresnes. Danish Hasnain è una figura chiave nell’inchiesta su Saman: è stato lui, secondo l’accusa, a uccidere la diciottenne “colpevole” di aver detto no a un matrimonio combinato, ed è lui che dunque potrebbe rivelare dove è stato nascosto il corpo. La procuratrice di Reggio Emilia Isabella Chiesi ha parlato dell’uomo arrestato a Parigi come della "mente di questo pazzesco progetto criminoso”.

Le ricerche e l'arresto dello zio di Saman Abbas

Danish Hasnain è stato localizzato in un appartamento della periferia di Parigi, non lontano dall’aeroporto Charles de Gaulle, grazie alla collaborazione tra la polizia francese e i carabinieri di Reggio Emilia. Con lui nella casa c’erano altri quattro pachistani, compreso il proprietario. A tradirlo anche la sua attività sui social. Per collegarsi con l'Ip address individuato dagli inquirenti, lo zio di Saman avrebbe utilizzato il computer di uno dei coinquilini.

La ministra Cartabia firma l'estradizione per i genitori di Saman

Oggi, in seguito alla svolta nel caso Saman arrivata con l’arresto dello zio, la ministra della Giustizia Marta Cartabia ha firmato e trasmesso al Pakistan le due domande di estradizione per i genitori della diciottenne scomparsa. Nell'inchiesta per sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere sono indagati Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, genitori della diciottenne che hanno preso un aereo per il Pakistan subito dopo la scomparsa della figlia, i cugini Ikram Ijaz e Nomahulaq Nomanhulaq, il primo già in carcere in Italia, e lo zio Danish rintracciato a Parigi.

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