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Omicidio Saman Abbas

Saman Abbas, il video pubblicato dal padre sui social non mostra un “funerale senza salma”

Il video trasmesso dal programma Rai “Chi l’ha visto?” non mostrerebbe un “funerale senza salma” né avrebbe alcun legame con la vicenda di Saman Abbas, la 18enne scomparsa a Novellara dopo essersi opposta a un matrimonio combinato. Il filmato di pochi secondi era stato pubblicato e poi rimosso dal padre della 18enne. Nel frattempo i carabinieri continuano le ricerche della salma.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Non è un funerale quello che si vede in alcune immagini pubblicate dal padre di Saman Abbas e diffuse dalla trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto?”. Il padre della diciottenne scomparsa a Novellara dopo essersi opposta a un matrimonio combinato aveva pubblicato (e poi rimosso) un video sui social, ma quello che inizialmente è stato interpretato come un funerale senza salma organizzato forse proprio per la figlia in realtà sarebbe tutt’altro. A precisarlo la giornalista Sabika Shah Povia che ricostruisce come quel video non mostra un funerale né ha nulla a che vedere col caso di Saman. È stato realizzato nel 22esimo giorno del Ramadan, giorno del martirio dell'imam sciita Ali in cui si ricorda la sua morte attraverso dei riti particolari. Nel servizio di "Chi l'ha visto?" si mostra prima l'intervista rilasciata da Shabbar Abbas al Resto del Carlino in cui diceva che la figlia era in Belgio e poi vengono trasmessi i pochi secondi del video in diretta streaming cancellato poco dopo.

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Si indaga intanto sulle dichiarazioni del fratello minorenne della ragazza. Il 16enne avrebbe detto che Saman aveva rifiutato il matrimonio con un cugino e per questo motivo sarebbe stata uccisa. Il minore avrebbe dichiarato inoltre di aver visto i cinque parenti indagati portare via il corpo della 18enne per seppellirla nei campi. I carabinieri sono convinti che Saman sia stata "punita" non solo per il matrimonio rifiutato, ma anche per la denuncia fatta durante l'estate con conseguente fuga dalla casa familiare. In quell'occasione, il tutto era finito con un nulla di fatto: la ragazza aveva fatto ritorno a casa ma aveva mantenuto i contatti con gli assistenti sociali che nel novembre del 2020 le hanno poi aperto le porte della struttura protetta per evitare il matrimonio combinato. Il padre, la madre, lo zio e due cugini della giovane sono accusati di omicidio e occultamento del cadavere. Nel frattempo i carabinieri lavorano per ritrovare il corpo della ragazza, probabilmente sepolto nei campi adiacenti l'abitazione della famiglia Abbas.

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