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Salvatore Parolisi, marito di Melania Rea: parla la presunta amante

Secondo le ultime indiscrezioni, rivelate di recente dalla stampa, Salvatore Parolisi avrebbe avuto un’amante da circa due anni, una soldatessa interrogata dai Carabinieri di Lecce, dove appunto risiede.
A cura di danila mancini
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primo piano di salvatore parolisi il giorno in cui è stato trovato il corpo della moglie melania rea

Chi ha ucciso Carmela Melania Rea?

Sono trascorsi 19 giorni da quando, a Colle San Marco, si sono perse le sue tracce, misteriosamente. La gita sul pianoro con il marito Salvatore Parolisi e la loro piccola Vittoria si è conclusa in tragedia, un orribile delitto per il quale, stando alle ultime notizie, non ci sarebbe ancora alcun indagato nell'inchiesta. L'unica certezza è che la donna è stata uccisa ad Ascoli Piceno e non a Teramo, ecco perché sarà la Procura del comune marchigiano ad occuparsi del caso.

Cosa sia successo quel maledetto 18 aprile, è compito degli inquirenti ricostruirlo, per il momento si diffondono notizie che puntano i riflettori sul marito di Melania, che pare abbia avuto di recente una relazione con una soldatessa, ex volontaria del 235° Reggimento (Rav) di Ascoli, attualmente in servizio a Roma. Ad interrogarla sono stati i carabinieri di Lecce, dove appunto la donna risiede.

La relazione con il caporal maggiore Parolisi durerebbe da circa due anni, una storia extraconiugale vissuta intensamente dalla soldatessa, fino al punto di mantenersi in contatto con lui anche dopo la notizia della morte di Melania. La soldatessa non solo avrebbe chiarito i suoi rapporti con Parolisi, ma avrebbe anche dimostrato ai carabinieri che, il giorno del delitto, era in caserma a Roma.

Eppure una fitta ombra incombe sulle donne in divisa, visto che si cerca di capire anche quale possa essere stata l'arma del delitto, forse un coltellino molto simile a quelli che le soldatesse regalano ai loro istruttori. Il titolare del negozio, Casa del coltello, poco distante dalla caserma Clementi, ha raccontato agli inquirenti che alcune soldatesse, giorni fa, hanno acquistato armi-souvenir, modelli Smith&Wesson e M-Tech, sui quali presso un altro negozio vicino hanno fatto anche incidere un nome, di cui il gestore, avendo eseguito il lavoro a mano, non ha alcun ricordo. Il prossimo passo nelle indagini sarà quello di comparare i coltellini con i segni lasciati sul corpo di Melania, per individuare eventuali affinità.

Quale sia precisamente l'arma del delitto è un tassello che ancora manca nella ricostruzione degli inquirenti, i quali hanno perlustrato nuovamente il bosco delle Casermette, dotati di metal dector e accompagnati da Bo e Holly, due cani della Hbdd (Human Blood Detection Dog), addestrati per fiutare tracce di sangue e reperti umani anche dopo diversi giorni dalla scomparsa.

Le indagini dovranno accertare quanto di vero ci sia in queste indiscrezioni, che per il momento non vengono confermate né smentite. Parolisi è in attesa di essere convocato dalla Procura di Ascoli come persona informata sui fatti.

"Ho molti chiarimenti da dare – ha affermato – ma anche domande da porgere, come ad esempio a che punto sono arrivate le indagini". Quanto all'amico Raffaele, la guardia carceraria, che lo avrebbe aiutato nelle prime ore dalla scomparsa della moglie e che avrebbe raccontato che nel bosco delle Casermette i due coniugi si erano lasciati andare a momenti di intimità, ha aggiunto: "Forse non ha capito bene, eppure lo consideravo un amico".

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