Salsiccia stagionata richiamata dal commercio per presenza di salmonella infantis: lotto e marchio

Il Ministero della salute ha segnalato un nuovo avviso di richiamo di prodotti alimentari per un possibile rischio microbiologico per i consumatori. Oggetto del ritiro dal commercio un lotto di Salsiccia stagionata venduta sia con confezionamento in Atmosfera Protettiva (ATP) sia sfusa.
Nel dettaglio, il richiamo riguarda la salsiccia stagionata venduta a marchio David Salumi s.r.l. e prodotta dalla stessa ditta di salumi nel proprio stabilimento di San Venanzo, in provincia di Terni. Come spiega l’avviso di richiamo, datato 13 giugno, il ritiro è stato disposto in via precauzionale dallo stesso produttore per presenza di Salmonella infantis nella salsiccia.
Il prodotto in questione è venduto in confezioni sottovuoto da 300 grammi ciascuna e sfuso, con il numero di lotto 02.04.25B e il termine minimo di conservazione fissato all’11 ottobre 2025. La salsiccia è stata già ritirata dagli scaffali ma per chi avesse già comprato il prodotto con lotto e termine minimo di conservazione sopra indicati, in via cautelativa, l’azienda raccomanda di non consumarlo. I clienti sono invitati a restituircele confezioni al punto vendita dove sono state acquistate.
La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. La Salmonella Infantis è considerato un sierotipo emergente a livello europeo. Oltre il 70% dei casi di Salmonella rilevati negli allevamenti europei infatti è attribuibile a Salmonella infantis con costante diffusione dell’antibioticoresistenza, soprattutto in Italia. In questo contesto, la carne suina, dopo le uova e il pollame, risulta essere la più importante fonte di zoonosi.
