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Covid 19

“Ryanair viola norme anti-Covid”, Enac: “O rimedia o stop ai voli”

L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha scritto a Ryanair “in merito alle ripetute violazioni delle norme sanitarie anti Covid-19, in vigore, disposte dal governo italiano a protezione della salute dei passeggeri”. Enac precisa che se la compagnia non porrà rimedio imporrà “la sospensione di ogni attività di trasporto aereo negli scali nazionali”.
A cura di Susanna Picone
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L'Enac, Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, ha scritto a Ryanair, informando contestualmente l'omologa Autorità irlandese, "in merito alle ripetute violazioni delle norme sanitarie anti Covid-19, in vigore, disposte dal Governo italiano a protezione della salute dei passeggeri". Se la compagnia aerea non porrà rimedio imporrà "la sospensione di ogni attività di trasporto aereo negli scali nazionali, chiedendo al vettore di provvedere, contestualmente, alla riprotezione di tutti i passeggeri già in possesso di titolo di viaggio". Enac spiega che le Direzioni Aeroportuali hanno riscontrato che Ryanair "sistematicamente" non si attiene alle disposizioni previste in Italia per limitare il rischio di contagio da coronavirus a bordo degli aeromobili in partenza e in arrivo nei nostri aeroporti. Non viene osservato l'obbligo del distanziamento tra i passeggeri, e le condizioni che consentono la deroga a tale distanziamento sono disattese. Pertanto Enac ha informato il vettore che, nell'interesse della salute pubblica, qualora dovessero perdurare da parte di Ryanair le violazioni delle norme e i comportamenti scorretti e irrispettosi delle misure sanitarie vigenti in Italia, l'Ente disporrà nei suoi confronti un provvedimento di esclusione della possibilità di derogare all'obbligo del distanziamento, con la conseguenza che il riempimento dell'aeromobile sarebbe consentito solo fino al 50% della capacità.

Ryanair rischia lo stop

Ove, inoltre, venisse accertata l'ulteriore inosservanza degli obblighi previsti dalle norme nazionali, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile sarà costretto ad applicare quanto previsto dal Codice della navigazione (art. 802 – divieto di partenza) e a imporre la sospensione di ogni attività di trasporto aereo negli scali nazionali, chiedendo al vettore di provvedere, contestualmente, alla riprotezione di tutti i passeggeri già in possesso di titolo di viaggio. Le misure che prevedono sugli aerei, tra l'altro, sia l'obbligo della mascherina, sia il distanziamento (a cui si può derogare se il vettore osserva tutte le condizioni previste dagli allegati tecnici del Dpcm in vigore), sono disposizioni di carattere sanitario, e non aeronautico, che devono essere fatte rispettare dagli stessi operatori a bordo degli aerei.

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