Roma: monumento abusivo al Circo Massimo, per mesi nessuno se ne accorge

A Roma è possibile innalzare un enorme monumento di tre metri per tre in una delle aree più tutelate d’Italia, al Circo Massimo sullo sfondo delle rovine del Palatino, delle residenze di Augusto, Tiberio e Domiziano, senza che nessuna autorità se ne accorga per mesi. Come racconta il Corriere della Sera, è quello che è accaduto tra il 24 e il 25 novembre del 2013 quando l’artista romano Francesco Visalli, in piena notte con alcuni collaboratori, ha piazzato la sua opera nell’aiuola di fronte al Circo Massimo con tanto di segnaletica stradale e apposite luci per deviare il traffico cittadino. Una scena degna del Film "Amici Miei" di Mario Monicelli, come ha sottolineato la curatrice dell’artista, Valeria Arnaldi. La provocazione era evidente, ma neanche l'artista si aspettava di dover attendere più di due mesi perché qualcuno si accorgesse della posizione non congrua dell'opera e soprattutto che i primi dubbi non fossero da parte delle autorità cittadine ma di altri artisti. A far venire alla luce la questione infatti è stato un polemico articolo sul sito www.artribune.com che si chiedeva "Come ha fatto Visalli a installare un’opera permanente laddove ogni artista del mondo sognerebbe di installarla e avendo un curriculum molto distante dagli artisti più grandi del mondo?".
"Non è una trovata pubblicitaria ma un vero e proprio esperimento e, soprattutto, una denuncia. Testare l’attenzione dell’amministrazione comunale sulla città in generale, e sull’arte in particolare" ha spiegato l'autore, aggiungendo "A due mesi dall’installazione il bilancio è drammatico: nessuna notifica all’artista, nessuna domanda, nessuna verifica sull’opera e neppure nessun controllo in termini si sicurezza. Nonostante le dimensioni decisamente evidenti, i colori accesi, la posizione centralissima e poco distante dagli uffici del Comune". "È vero, non c’è stato alcun controllo proprio perché non c’è stato un avvio formale di nessuna richiesta. Perché nessuno se n’è accorto? Forse proprio perché Roma è una città straordinariamente ricca di arte e cultura e può capitare di passare di fronte a un’opera senza chiedersi il perché della collocazione" ha spiegato invece l'assessore alla Cultura Flavia Barca.
AGGIORNAMENTO: Statua sequestrata – Dopo le polemiche oggi è intervenuto il Comune di Roma che ha provveduto a sequestrare l'opera che poi sarà rimossa. L'area del monumento "è stata delimitata col nastro ed è sotto sequestro. Entro 24 ore verrà rimossa" hanno annunciato infatti dall'amministrazione Capitolina. "Contatterò l’artista per capire cosa lo ha spinto a fare quel gesto, ma certamente ci sarà una multa, se non altro per i costi sostenuti dal Comune per rimuoverla" ha spiegato l'assessore alla Cultura Flavia Barca al termine della seduta della giunta.