Roma, il caso del serial killer degli anziani: infermiere accusato di 7 omicidi

“Angelo della morte” o “serial killer degli anziani”. Non siamo di fronte ad un nuovo caso di una qualsivoglia serie tv di genere “crime”, ma alla spietata realtà che ci riguarda pure da vicino. Angelo Stazzi, infermiere 66enne già a Regina Coeli, dove attende la sentenza della Corte di Assise di Roma per l'uccisione di Maria Teresa Dell'Unto, sua collega, ora è ritenuto responsabile della morte di sette anziani ricoverati nella casa di riposo Villa Alex di Sant'Angelo Romano. L'uomo è stato raggiunto in carcere da un' ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip di Tivoli Alfredo Bonagura, su richiesta del pm Gabriella Fazzi.
Gli agenti della Squadra Mobile capitolina sono arrivati a Stazzi grazie alla causa della morte dei sette pazienti del ricovero: «grave ipoglicemia determinata dalla somministrazione di farmaci», è questo il filo conduttore che ha condotto il team di investigatori dell'Unità delitti insoluti della Squadra Mobile di Roma all'infermiere. Gli omicidi sarebbero tutti avvenuti tra il gennaio e l'ottobre del 2009.

Il presunto killer somministrava agli anziani prima forti dosi di psicofarmaci per abbatterne il sistema immunitario, poi iniezioni letali di insulina. Nessuna delle vittime era affetta da diabete o aveva gli psicofarmaci, come medicinali inseriti nei trattamenti di cura.
Come accennato, l'uomo fu arrestato per l'omicidio di Maria Teresa Dell'Unto. La donna scomparve inspiegabilmente nel 2001 e solo dopo otto anni fu rinvenuto il cadavere sepolto nel giardino dell'abitazione di Angelo Stazzi. Movente: 9 milioni del vecchio conio, l'equivalente di un debito contratto dall’assassino del quale si era fatta garante la donna. L’omicidio avvenne nel corso di una lite, dopo il “no” della Dell'Unto – che oltre da factotum, aveva forse anche un rapporto sentimentale col suo omicida – di fronte a nuova richiesta di denaro.