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Covid 19

Ritrovati 125 dei 184 migranti fuggiti ieri dal Cara di Caltanissetta

Sono stati rintracciati e riportati al Cara di Pian del Lago di Caltanissetta 125 migranti su un totale di 184 che si erano allontanati ieri dalla struttura. A renderlo noto è stato Roberto Gambino, sindaco di Caltanissetta, dopo la fuga in massa avvenuta ieri sera. Proseguono le ricerche degli altri richiedenti asilo ancora con riportati nella struttura.
A cura di Davide Falcioni
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Sono stati rintracciati e riportati al Cara di Pian del Lago di Caltanissetta 125 migranti su un totale di 184 che si erano allontanati ieri dalla struttura. I richiedenti asilo erano obbligati a rispettare la quarantena. Ieri tuttavia, intorno alle 18, hanno iniziato una fuga di massa. Le forze dell'ordine hanno lavorato tutta la notte per rintracciarli e stanno continuando le ricerche. Molti di loro  sono fuggiti scalzi tra le campagne. "Mi sto recando in Comune – ha detto il sindaco Roberto Gambino – a scrivere una nota al ministro Luciana Lamorgese ribadendo che la struttura di Caltanissetta non è in grado di contenere queste persone, perché evidentemente non è idonea. Pretendo che non venga più nessuno a Caltanissetta e che il Cara venga svuotato da chi è in i quarantena. Ringraziamo le forze dell'ordine per aver rintracciato più di 100 migranti ma rimango dell'opinione che non possano stare qui".

Stando a una prima ricostruzione, gli ospiti del Cara ieri sera hanno forzato un cancello della struttura poi poi allontanarsi: alcuni sono stati visti e bloccati in via Rocester a piedi scalzi, nella strada che porta al centro della città, mentre altri sono stati intercettati nella zona vicino al Cara; la stragrande maggioranza di loro, comunque, sono stati recuperati nella notte. La situazione aveva suscitato una certa preoccupazione dal momento che i richiedenti asilo, seppur negativi ai test, avrebbero dovuto rispettare un periodo di quarantena: "Avrete già letto dei 100 migranti scappati a Caltanissetta. Si aggiungono ai tunisini scappati a Pantelleria e a quelli evasi dall’hotspot di Pozzallo, i quali, a loro volta, si sommano a tutti gli altri. Nessuno dica che è responsabilità delle forze dell’ordine: fanno tutto quello che possono e siamo loro grati. È semplicemente sbagliato che si faccia finta di nulla da parte del governo di Roma e che si dica che ‘tutto va bene'. Pretendo rispetto per la Sicilia, non può essere trattata come una colonia. Abbiamo dato disponibilità e chiediamo reciprocità, ma vediamo che nella gestione del fenomeno migratorio c’è troppa improvvisazione e superficialità". A scriverlo su Facebook il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

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