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Ritirati tomini di diversi marchi per il rischio di salmonella. L’allerta alimentare del Ministero

Il sequestro riguarda due confezioni de ‘Il Tomino del Boscaiolo”, prodotto dal Caseificio Longo Srl nello stabilimento di Rivarolo Canavese a Torino.
A cura di Biagio Chiariello
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Due confezioni di tomini sono state ritirate dagli scaffali dei supermercati in data 13 aprile 2023 per la possibile contaminazione del batterio della salmonella. Sul sito del Ministero della Salute in data 24 aprile è stata pubblicata l'allerta per il richiamo per rischio microbiologico.

Il sequestro riguarda due confezioni de ‘Il Tomino del Boscaiolo", prodotto dal Caseificio Longo Srl nello stabilimento di Rivarolo Canavese, a Torino, ma l'allerta alimentare ha riguardato anche altri prodotti dello stesso lotto venduti con marchio diverso.

Chi li avesse acquistati è pregato di non consumarli e di restituiri al punto vendita. I prodotti interessati dal richiamo, dal peso di 180 grammi l'uno, rispondono al numero di lotto 1074 e alla data di scadenza fissata per il 27/04/2023. Da viale Ribotta raccomandano, in via precauzionale, di non consumare i prodotti e restituirli al punto d'acquisto.

Nei giorni scorsi, anche le catene Penny Market, Esselunga, Bennet, Il Gigante, Carrefour, Prix, Coop e Tigros avevano segnalato il richiamo dello stesso lotto di tomini, venduto con i marchi Cuor di Terra, Caseificio Longo, Il Nonno Casaro, Percorsi di Gusto Primia, Fior Fiore Coop e Terre d'Italia.

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Salmonella: rischi e sintomi

La salmonella è l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti, sia sporadiche che epidemiche. Le salmonelle non tifoidee, responsabili di oltre il 50% del totale delle infezioni gastrointestinali, sono una delle cause più frequenti di tossinfezioni alimentari nel mondo industrializzato. Le infezioni da Salmonella spp. possono verificarsi nell’uomo e negli animali domestici, da cortile e selvatici. I principali serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali e i loro derivati  e l’ambiente (acque non potabili) rappresentano i veicoli di infezione.

La gravità dei sintomi varia dai semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) fino a forme cliniche più gravi (batteriemie o infezioni focali a carico per esempio di ossa e meningi) che si verificano soprattutto in soggetti fragili (anziani, bambini e soggetti con deficit a carico del sistema immunitario).

I sintomi della malattia possono comparire tra le 6 e le 72 ore dall’ingestione di alimenti contaminati (ma più comunemente si manifestano dopo 12-36 ore) e si protraggono per 4-7 giorni. Nella maggior parte dei casi la malattia ha un decorso benigno e non richiede l’ospedalizzazione, ma talvolta l’infezione può aggravarsi al punto tale da rendere necessario il ricovero

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