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Guerra in Ucraina

Rischio nucleare, perché l’Italia ha controllato le scorte di iodio nelle farmacie

Con l’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina è salita l’allerta per il rischio nucleare in Europa mentre l’Italia ha controllato le scorte di sodio nelle farmacie: perché e a cosa servono le compresse di iodio.
A cura di Chiara Ammendola
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Dopo l'attacco delle truppe russe alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, è salita nuovamente l'allerta per il rischio nucleare in Europa, e l'Italia, come già hanno fatto altri Paesi, ha controllato le proprie scorte di iodio stabile nelle farmacie. Si tratta di una semplice verifica al momento ma necessaria visto che la iodoprofilassi fa parte del Piano nazionale delle misure protettive contro le emergenze radiologiche dal 2010, piano nel quale è raccomandata l'organizzazione di un "un sistema di stoccaggio finalizzato alla distribuzione rapida in emergenza".

Rischio nucleare, a cosa serve lo iodio in caso

Le compresse di iodio infatti riducono gli effetti negativi sulla salute delle persone esposte a radiazioni, poiché sono in grado di bloccare l’assorbimento dello iodio radioattivo da parte della tiroide. così come spiegato anche da Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma e presidente del PGEU, il raggruppamento dei farmacisti europei: “Le pastiglie di ioduro di potassio servono ad impedire l’accumulo dello iodio radiattivo a livello della tiroide, saturandola con iodio non radioattivo, e quindi lo sviluppo del cancro. Ma questo funziona solo se c’è iodio radiattivo nell’aria, ovvero se c’è già una contaminazione”. Le pillole infatti vanno ingerite tempestivamente (da alcune ore fino ad un giorno prima dell'esposizione o al massimo entro le prime 6-8 ore dall'inizio dell'esposizione) e solo in caso di esposizione a radiazioni.

Gli effetti collaterali delle pillole allo iodio

Dunque niente "fai da te", come spiegato dagli esperti in queste ore che hanno sottolineato quanto sia "importante assumerlo in dosi opportune e non come preventivo in assenza di radioattività", anche perché lo iodio ha una serie di effetti collaterali anche gravi. Dopo la notizia della ricognizione delle riserve da parte della Protezione civile e del ministero della Salute infatti è aumentata la richiesta delle pillole di iodio ma il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha spiegato che in caso di un incidente nucleare, secondo il Piano nazionale che verrà aggiornato a breve, può essere attivata "la distribuzione gratuita di iodio stabile nelle aree interessate" oppure lo stoccaggio decentrato presso strutture idonee, e distribuzione a cura del sistema sanitario territoriale (118).

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