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Rimini, 35enne accoltellato alla gola in casa: arrestato il coinquilino, ha confessato

Svolta nel caso del 35enne trovato senza vita e con la gola tagliata in casa sua a Rimini: il coinquilino ha confessato il delitto ed è stato arrestato. Era stato lo stesso uomo a chiamare i soccorsi dicendo di aver trovato il cadavere. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, il 35enne sarebbe stato ucciso a coltellate dal coinquilino al culmine di una lite per futili motivi.
A cura di Antonio Palma
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Svolta nel caso del 35enne trovato senza vita e con la gola tagliata in casa sua a Rimini: in queste ore i carabinieri hanno tratto in arresto un uomo con l'accusa di omicidio volontario, si tratta del coinquilino della vittima. Messo alle strette dai militari che indagavano sul caso, l'uomo ha confessato il delitto  durante l'interrogatorio. Già dalle prime ore dopo il ritrovamento del cadavere del 35enne peruviano Leonardo Yoel Vincens Ballena, gli inquirenti si erano concentrati su di lui per cercare di appurare la sua versione dei fatti. Era stato lo stesso uomo infatti a chiamare i soccorsi nella notte di venerdì dicendo di aver trovato l'inquilino in casa senza vita riverso sul pavimento in una pozza di sangue. I soccorsi giunti sul posto, in un appartamento di via Lussemburgo a Miramare di Rimini, non avevano potuto fare altro che constatarne il decesso dell'uomo ma subito dopo sono partite le indagini dei carabinieri.

Dopo aver ascoltato l'unico testimone dei fatti e altri conoscenti che avevano visto la vittima nelle ore precedenti il decesso, gli inquirenti hanno riscontrato diverse incongruenze nel racconto del coinquilino e lo hanno messo alle strette fino alla confessione e all'arresto. L'uomo aveva raccontato di aver trascorso con la vittima la serata a cena e tra locali ma che poi il 35enne suo connazionale  era rincasato e lui era rimasto fuori e che infine al suo rientro lo aveva trovato morto. In realtà, secondo quanto ricostruito finora dai carabinieri, il 35enne sarebbe stato ucciso a coltellate dal coinquilino al culmine di una lite partita per futili motivi e poi degenerata, alimentata dal fatto che entrambi avevano bevuto. Fatale una coltellata alla gola. Le indagini hanno permesso di ritrovare anche l'arma dell'omicidio, un coltello da cucina che si trovava nell'appartamento condiviso dai due.

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