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Covid 19

Ricciardi: “L’era delle mascherine non è finita, rischio enorme pensare che il Covid sia sparito”

L’avvertimento di Walter Ricciardi, consulente del ministro Roberto Speranza: “Se pensiamo che il virus non c’è più e abbandoniamo le buone pratiche di igiene seguite in questi anni, allora corriamo un rischio enorme”.
A cura di Susanna Picone
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L’era delle mascherine non è ancora finita. Ne è convinto Walter Ricciardi, consulente del ministro Roberto Speranza, docente di Igiene Pubblica in Cattolica e direttore scientifico degli Istituti Clinici “Maugeri”. In una intervista a La Stampa, Ricciardi chiede di fare ancora attenzione. “Se pensiamo che il virus non c’è più e abbandoniamo le buone pratiche di igiene seguite in questi anni, allora corriamo un rischio enorme” è l’avvertimento del consulente del ministro della Salute secondo cui, per rendersi conto del pericolo, basta guardare cosa sta accadendo in quei Paesi dove hanno abbandonato le mascherine. Parlando delle scelte del governo, che ci porteranno nel giro di qualche settimana ad abbandonare tutte le misure restrittive, Ricciardi ha spiegato che l’esecutivo si sta muovendo seguendo l'andamento dei contagi “e cerca di dare conforto dove e quando può ai cittadini applicando sostanzialmente norme di buon senso”.

Aumento dei contagi e misure restrittive

Ma il virus è ancora pandemico e in alcune parti del mondo pericolosissimo. “Se ne sono accorti anche in alcuni Paesi europei. In Gran Bretagna, Austria, Germania, Olanda, Paesi dove sono saltate tutte o quasi le precauzioni che avevamo assunto durante le prime terribili ondate, la situazione è tornata a essere pesante. E probabilmente tra qualche settimana anche la Francia si troverà di fronte a conti nuovamente salati”, è il parere di Ricciardi. Anche il direttore dell’Oms Europa ha lanciato l’allarme sui tanti Paesi, compresa l’Italia, che hanno revocato “brutalmente” le misure anti-Covid e ora si trovano a registrare un aumento dei contagi. Ieri in Italia sono stati accertati quasi 100mila contagi, il tasso di positività è al 15%, con un aumento di 0,1 punti percentuali.

La quinta ondata della pandemia dipenderà da noi

Su una eventuale quinta ondata Ricciardi spiega: “Difficile dire se stiamo andando incontro alla quinta ondata, molto dipenderà da noi, dai comportamenti che assumeremo nelle prossime settimane. Di certo non possiamo vanificare tutti gli sforzi fatti pensando sia finita. Quella che viviamo è una situazione certamente migliorata ma non ancora risolta. Se partiamo da questa condivisione, possiamo evitare peggioramenti che sarebbero sciagurati, soprattutto perché vorrebbe dire che non abbiamo imparato niente".

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