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Ricatti alla Juventus in curva: per la prima volta scatta Daspo di 10 anni per 38 ultrà

A seguito dell’inchiesta della Procura di Torino sui ricatti dei tifosi alla società sportiva, che nei giorni scorsi ha portato anche a dodici arresti, il Questore del capoluogo piemontese ha disposto un daspo di ben dieci anni per 38 ultrà juventini. È la prima volta nel mondo del calcio italiano.
A cura di Antonio Palma
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Per la prima volta nel mondo del calcio italiano, per un gruppo di tifosi è scattato un provvedimento di Daspo di ben dieci anni. Lo ha deciso il questore di Torino Giuseppe De Matteis sanzionando così gli ultras della Juventus coinvolti a vario titolo nell'operazione "Last Banner", il blitz condotto nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato che ha azzerato i vertici del tifo organizzato bianconero e portato in carcere una decina di leader degli ultrà juventini. Il Divieto di Accedere alle manifestazioni sportive per i prossimi dieci anni riguarda ben 38 persone che a vario titolo sono indagate dalla Procura del capoluogo piemontese perché hanno avuto un ruolo nella  vicenda dei ricatti alla società sportiva. Si tratta di personalità di spicco del mondo ultras juventino che secondo l'inchiesta della Digos e del gruppo criminalità organizzata della procura di Torino, avrebbero messo in atto azioni ripetute nel tempo contro la stessa società Juventus F.C per avere biglietti omaggio e gestire così il bagarinaggio in curva.

L'inchiesta, che ha coinvolto tutti i principali gruppi del tifo organizzato juventino come  ‘Drughi’, ‘Tradizione-Antichi valori’, ‘Viking’, ‘Nucleo 1985’ e ‘Quelli… di via Filadelfia’ ha portato alla luce un modo d fare che pare fosse diffuso da tempo in curva. Solo per ricattare la società e quindi mantenere i privilegi in curva, gli ultrà avrebbero messo sistematicamente  in atto contestazioni fasulle verso squadra e calciatori o azioni che avrebbero condotto sicuramente alla squalifica del campo o all'ammenda. Le accuse son di associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio e violenza privata. Tutti i dodici arrestati hanno già presentato istanza di scarcerazione davanti al Tribunale del Riesame e attendono ora l'esito del ricordo ma ora dovranno comunque restare per anni lontano dagli stadi

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