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Reggio Emilia, spara a cinque ragazzi perché “erano maleducati”: arrestato 43enne

Gaetano Lombardi, il 43enne arrestato a Reggio Emilia lo scorso 17 ottobre per aver ferito a colpi di pistola cinque giovani dopo una banale lite, si trova ora in custodia cautelare in carcere. Uno dei ragazzi sarebbe in gravi condizioni, anche se non in pericolo di vita. L’uomo è accusato di tentato omicidio plurimo aggravato, lesioni, ricettazione e porto illegale della pistola, che risulta rubata. “Sono stati maleducati. Forse ho un pò esagerato”, ha detto dopo l’arresto.
A cura di Daniela Brucalossi
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La Procura di Reggio Emilia ha chiesto la custodia cautelare in carcere per Gaetano Lombardi, 43enne arrestato dalla polizia nella notte dello scorso 17 ottobre per aver ferito a colpi di pistola cinque giovani dopo una banale lite in una strada del centro città. Uno di questi sarebbe in gravi condizioni, anche se non in pericolo di vita. L’uomo è accusato di tentato omicidio plurimo aggravato, lesioni, ricettazione e porto illegale della pistola, che risulta rubata un anno fa a Reggio Calabria. L'udienza di convalida dell'arresto è fissata per domani davanti al Gip.

La lite scoppiata in strada tra il gruppo di ragazzi e Lombardi è nata per motivi banali. "Sono stati maleducati. Forse ho un pò esagerato", ha detto a posteriori l’accusato, ammettendo il fatto. E’ stato accertato infatti che non avesse mai visto i giovani prima di quella sera.  Dopo essersi scambiati qualche frase, l’uomo si è allontanato, per poi tornare poco dopo con una pistola Beretta rubata. Tutto è avvenuto improvvisamente: ha fatto esplodere nove colpi in direzione del gruppo di ragazzi, che non hanno neanche avuto il tempo di fuggire.

La polizia ha rintracciato e arrestato l’uomo dopo una breve indagine. Sono state infatti esaminate le immagini del sistema di videosorveglianza e sono stati ascoltati i testimoni presenti, alcuni dei quali hanno ripreso con i cellulari l’aggressione. Dopo averlo messo in stato di ferma, le forze dell’ordine hanno anche perquisito il suo appartamento, dove è stata trovata l’arma del delitto. Lombardi, di origini napoletane, resiedeva da anni a Reggio Emilia. Le indagini hanno anche rivelato che aveva precedenti per stalking.

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