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Reggio Calabria, arrestata la ‘Banda del buco’: avevano incassato 450mila euro in 14 colpi

Scattata l’operazione “Banda del buco”: i carabinieri di Taurianova (Reggio Calabria) hanno sgominato un gruppo criminale accusato di sistematici e professionali furti in abitazione, esercizi commerciali e aziende nella Piana di Gioia Tauro: 7 persone arrestate tra Cittanova, Taurianova e Rizziconi.
A cura di Annalisa Cangemi
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Hanno messo a punto almeno 14 colpi nella nella Piana di Gioia Tauro, per un totale di circa 450mila euro. Sette persone sono state arrestate a Cittanova, Taurianova e Rizziconi, dai carabinieri della Compagnia di Taurianova, nell'ambito dell'operazione ‘Banda del Buco', con le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di plurimi delitti contro il patrimonio, furto aggravato, ricettazione, porto illegale di armi, violazione di domicilio.

Il malviventi per compiere i loro furti praticavano dei fori, in muri di cinta, solai, pareti esterne degli edifici, cassaforti, e riuscivano a eludere i controlli delle forze dell'ordine. Conoscevano il territorio a menadito, e questo dava loro un grande vantaggio. Il tutto avveniva sotto l'egida delle cosche Facchinieri e Zagari – Fazzalari di Cittanova e Taurianova, con le quali si confrontava prima di agire. Si trattava di un gruppo criminale dedito "in modo sistematico e professionale", ad una serie di furti: svaligiavano case private, aziende, supermercati, uffici comunali, pasticcerie, bar-tabacchi, prelevando gioielli, contanti, armi, gratta e vinci, televisori. L'indagine era stata avviata alla fine del 2017.

Le indagini hanno consentito di risalire all'identità dei componenti attraverso le tracce lasciate dagli autori dei colpi negli anni, arrivando a delineare un comune "modus operandi" che ha fatto ipotizzare l'esistenza di una vera e propria banda specializzata. Hanno un'età compresa tra i 36 ed i 45 anni e risiedono tra Taurianova, Rizziconi e Cittanova.

Gli indagati erano già noti ai carabinieri per i numerosi precedenti penali e di polizia anche specifici e avevano deciso di unirsi in un unico gruppo criminale stabile per commettere una serie di furti sfruttando le capacità di ognuno e operando con uno schema tipico e rituale, che prevedeva un'accurata pianificazione e dettagliata conoscenza dei luoghi da svaligiare; la disattivazione e neutralizzazione dei sistemi di allarme mediante la rimozione delle telecamere; l'asportazione dei registratori.

Fanno parte della banda una coppia di rumeni – moglie ha aiutato a prelevare oro ed 11mila euro in contanti dall'abitazione dove lavorava come collaboratrice domestica – e mentre il marito si occupava dell'esecuzione materiale dei furti, gli altri 5 italiani del gruppo, già gravati da precedenti specifici, si adoperavano per reperire strumenti professionali per compiere gli scassi, occultare e stoccare la refurtiva. Ad un imprenditore sono riusciti a rubare 90mila euro di gioielli, tre pistole e l'auto iniettando spray all'interno della sirena d'allarme di casa, disattivando l'impianto di videosorveglianza e coprendo le fotocellule con nastro adesivo. Tra le vittime anche un'azienda agricola dove sono stati trafugati macchinari per 180mila euro ed il Comune di Taurianova dove è stato colpito il Centro polifunzionale.

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