Recuperato il corpo del 21enne annegato nel lago Sinizzo due giorni fa

Sono state lunghe e complesse le operazioni di recupero del corpo di Rahmat Hussain, il ragazzo di 21 anni annegato nel lago di Sinizzo, nel comune di San Demetrio ne' Vestini, in provincia de L'Aquila, due giorni fa, venerdì 6 giugno.
Le ricerche del ragazzo erano andate avanti incessantemente dal primo momento, quando il ragazzo, in compagnia di amici, mentre faceva il bagno verso le 13, forse a causa di un malore, aveva perso i sensi. A lanciare l'allarme erano stati proprio gli amici che lo avevano visto fare un tuffo senza più riemergere.
Per recuperare il corpo si sono attivati i Vigili del Fuoco de L'Aquila, il Gruppo sommozzatori di Teramo e Ancona, un equipaggio con un elicottero sempre dei vigili.
Il bacino lacustre, pur non molto esteso, è profondo oltre dieci metri e la vegetazione molto folta ha reso complicata oltre che pericolosa per i soccorritori l‘individuazione del corpo.
Sono stati utilizzati anche un sonar, ovvero uno strumento che usa il suono per rilevare cose o persone sotto l'acqua e un drone.
Il giovane, di origini pakistane, viveva a L'Aquila da diversi anni, era ben integrato e lavorava in un ristorante. Riusciva a mantenersi e mandava anche i soldi in Pakistan, dove era rimasta la sua famiglia.
Secondo quanto si è appreso, il 21enne era in compagnia di altri connazionali sulle rive del lago Sinizzo per celebrare insieme a loro la Festa del Sacrificio, ricorrenza islamica che quest'anno è caduta il 6 giugno.
“Abbiamo provato a dirgli di non allontanarsi e di restare a riva, poi ci siamo accorti che qualcosa non andava e ci siamo preoccupati”, avevano raccontato gli amici il giorno dell'accaduto al quotidiano Il Capoluogo.
Pare inoltre che il giovane abbia anche fatto uno spuntino prima di entrare da solo in acqua per poi non più riemergere. Non si esclude che la Procura possa disporre nelle prossime ore l'autopsia sul corpo del ragazzo.