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Ravenna, valori batteri fuori norma: dove scatta il divieto di balneazione a Lido di Classe e di Savio

A Lido di Classe e Lido di Savio, vicino alla foce del fiume Savio, scatta un divieto temporaneo di balneazione per valori elevati di Escherichia coli. Il Comune di Ravenna ora attende nuove analisi per revocare il provvedimento.
A cura di Biagio Chiariello
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Ancora acque contaminate lungo la costa ravennate: nelle località di Lido di Classe e Lido di Savio è stato imposto un divieto temporaneo di balneazione, a causa del superamento dei limiti consentiti di Escherichia coli. Il provvedimento, firmato oggi 13 giugno dal Comune di Ravenna, si applica a due specifici tratti: un’estensione di 100 metri a nord della foce del fiume Savio, lungo la spiaggia di Lido di Classe, e 150 metri a sud della stessa foce, a Lido di Savio.

L’ordinanza si fonda su una nota dell’Unità operativa Igiene e Sanità pubblica del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl Romagna, che ha segnalato valori fuori norma rilevati nei pressi dell’impianto idrovoro situato sul fiume Savio. L’intervento di monitoraggio rientra nella consueta attività di sorveglianza ambientale estiva, ma l’esito delle ultime analisi ha reso necessario il blocco precauzionale delle attività balneari.

L’amministrazione comunale ha precisato che il divieto resterà in vigore fino a nuovo ordine, ovvero fino a quando l’Arpae, l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia, non certificherà – attraverso un nuovo rapporto di prova – che i parametri batteriologici sono rientrati nei limiti fissati dalla normativa vigente. Il nuovo campionamento è previsto per oggi e i risultati saranno resi noti già domani, facendo auspicare un ritorno alla normalità in tempi brevi.

Non è la prima volta che accade: già a inizio giugno, un altro tratto di costa, sempre a Lido di Classe, era stato oggetto di una proibizione temporanea alla balneazione per analoghe motivazioni.

Nel frattempo, le autorità raccomandano massima prudenza ai bagnanti e invitano a rispettare il divieto fino a nuova comunicazione ufficiale. L’obiettivo, sottolinea il Comune, è garantire la sicurezza e la salute pubblica, specialmente in un periodo in cui le spiagge si avviano a registrare il pienone estivo.

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