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Ranieri Guerra (Oms) sul boom di casi Covid: “Servono più sanzioni per chi non rispetta le regole”

Il direttore aggiunto dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Ranieri Guerra, ha fatto il punto della situazione dell’emergenza Coronavirus in Italia, dove nelle ultime 24 ore si è assistito ad un boom di nuovi casi, con 1.210 positivi. “Per pochi irresponsabili, poche persone che non ci credono, pochi negazionisti che non vengono sanzionati e obbligati a rispettare le regole, andiamo a perdere una situazione ottimale che avevamo ereditato dal lockdown dopo molti sacrifici degli italiani”.
A cura di Ida Artiaco
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In Italia è di nuovo allerta per l'emergenza Coronavirus. Dopo alcune settimane in cui la curva dei contagi sembrava essersi stabilizzata, il numero delle infezioni è tornato a salire, complici soprattutto i rientri dalle vacanze in zone a rischio, come Grecia, Spagna e Malta, ma anche dalla Sardegna. Nelle ultime 24 ore si contano 1.210 nuovi positivi dopo i 1.071 del giorno precedente. A preoccupare sono soprattutto regioni come la Lombardia e il Lazio, dove l'incremento dei casi è stato più consistente, con cifre che, soprattutto in quest'ultimo caso, non si vedevano ormai da mesi. Niente, tuttavia, che non fosse stato già messo in conto con le riaperture post lockdown, ma ciò non deve far assolutamente abbassare la guardia. Ne è convinto Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione mondiale della Sanità, che in una intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero, ha affermato che "la grande maggioranza degli italiani è disciplinata e fa attenzione, sulla minoranza che non rispetta le regole bisogna intervenire con più efficacia, anche con le sanzioni".

Ranieri Guerra si scaglia soprattutto contro "pochi irresponsabili, poche persone che non ci credono, pochi negazionisti che non vengono sanzionati e obbligati a rispettare le regole, per i quali andiamo a perdere una situazione ottimale che avevamo ereditato dal lockdown dopo molti sacrifici degli italiani. Sono pochi a non rispettare le regole, ma sufficienti a rimettere in circolazione il virus". In questo modo, non ci vorrà molto tempo prima che i contagi tornino a salire vertiginosamente come nei mesi scorsi, all'inizio dell'emergenza. "Non mi preoccupa la gravità clinica che conseguirà a questi nuovi positivi che non incidono in modo rilevante sui ricoveri in questo momento, ma osservo che sono comunque persone che fanno circolare il virus, aumentare la probabilità di contagio sui soggetti più fragili – ha sottolineato il direttore dell'Oms -. Ad arrivare a mille serve tempo, ma poi a salire a duemila al giorno e infine a quattromila si fa in fretta".

Per Ranieri Guerra, tuttavia, fermare l'epidemia, come già successo in passato, senza tuttavia ricorrere ad nuovo lockdown, è possibile. Basta "aumentare il personale sul territorio per tracciare tutti i contagiati, isolare chi deve essere isolato, ricostruire la catena epidemiologica. Dobbiamo indagare i cluster più complessi come quelli dalla Sardegna. Io vedrei con favore un’estensione su tutto il Paese di sanzioni per chi non rispetta la regole, dalle mascherine al distanziamento. La norma senza sanzione non funziona molto". Infine, si rivolge ai giovani, che rappresentano una buona fetta degli attualmente positivi nel nostro Paese: "Anche gli asintomatici, anche i giovani perfettamente sani, devono fare attenzione, perché non sappiamo cosa il contagio può lasciare. Magari nulla e lo speriamo tutti. Ma la ricerca ci dice che lascia dei segni e questo non va bene. Ci sono studi importanti che stanno partendo ora per valutare i postumi. E sono postumi non solo respiratori, ma anche cardiaci, neurologici, epatici e renali".

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