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L'omicidio di Roberta Ragusa

La famiglia di Roberta Ragusa rinuncia al risarcimento: “Non vogliamo i soldi di Logli”

I familiari di Roberta Ragusa non incasseranno 1 euro a cui hanno diritto a titolo di risarcimento da Antonio Logli, oggi riconosciuto colpevole, in via definitiva dalla Corte di Cassazione, dell’omicidio della moglie e della distruzione del suo corpo. Lo fanno sapere i legali delle parti civili dei familiari di Roberta.
A cura di Angela Marino
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"Non vogliamo i soldi di Antonio Logli". I familiari di Roberta Ragusa non incasseranno 1 euro a cui hanno diritto a titolo di risarcimento da Antonio Logli, oggi riconosciuto colpevole, in via definitiva dalla Corte di Cassazione, dell'omicidio della moglie e della distruzione del suo corpo. Non verrà avviata alcuna causa civile per quantificare l'entità del risarcimento, fanno sapere gli avvocati delle parti civili, che, nel processo Ragusa, sono rappresentate dagli zii e dai cugini della mamma di San Giuliano Terme.

"Per noi – dicono i parenti a Il Tirreno – l’importante è aver ottenuto una sentenza che dà una risposta sulla fine di Roberta e attribuisce la responsabilità del marito per la sua morte – hanno detto ai legali –. Non ci interessano i beni di Logli e non è questo il motivo per cui ci siamo costituiti parte civile nel processo".

Sono otto i familiari di Roberta che hanno rinunciato, pur avendone diritto, al risarcimento: Anna Maria Ragusa e Antonino Ragusa di Roma; Maria Catena Napolitano di Roma; Carlo Ragusa di Lucca; Angelo Ragusa, di Licata; Maria Ragusa di Roma; Giovanna e Sonia Alpini di Pisa.

La cugina di Roberta Ragusa: "Ora devo lasciarti andare"

Mentre Antonio Logli si adatta alla nuova condizione di recluso nel carcere ‘Sughere di Livorno', è Maria Ragusa, la cugina di Roberta che più di tutti si è esposta per lei, a dedicarle uno struggente addio su Facebook. Ecco cosa scrive:

È arrivato il momento di lasciarti andare!
Dopo 7 lunghi anni ora potrai riposare in pace con i tuoi amati genitori.
Continua a vegliare su chi ti ha amata e continua ad amarti.
Dispensa serenità a chi è in cerca della sua coscienza, a chi sente la tua mancanza; consapevolezza a chi ancora sta cercando risposte.
Se si potesse riavvolgere il nastro della vita oggi non saremmo qui a pensare, a piangere, a recriminare come sarebbe il tutto, come sarebbe diverso.
Nessun sentimento di odio, ma di umana pietà!
Con te un altro pezzo del mio cuore è volato via…Ti voglio bene Roberta.

Dopo la sentenza del 10 luglio i figli di Roberta Ragusa e Antonio Logli si sono serrati nel silenzio. Muti, dopo il verdetto di Cassazione, sono rimasti anche i genitori del 56enne, Valdemaro e Carla. Solo Sara Calzolaio, la compagna di Logli, ha manifestato la propria delusione con un messaggio, letto in diretta da Quarto Grado: "La giustizia non è italiana, la verità, non è italiana", ha commentato l'ex babysitter.

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