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Quattro detenuti evadono dal carcere di Avellino: è caccia all’uomo

Sono evasi dal carcere di Bellizzi Irpino calandosi con un lenzuolo annodato: uno è stato arrestato dai carabinieri mentre si cercano gli altri tre, anche con un elicottero. Si tratta di detenuti con condanne gravi.
A cura di Susanna Picone
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Sono evasi dal carcere di Bellizzi Irpino calandosi con un lenzuolo annodato: uno è stato arrestato dai carabinieri mentre si cercano gli altri tre, anche con un elicottero. Si tratta di detenuti con condanne gravi.

Questa mattina al carcere di Bellizzi Irpino (Avellino) non hanno risposto all’appello quattro detenuti: sono evasi nella notte o probabilmente nelle prime ore del mattino. Secondo quanto si è appreso da Eugenio Sarno, segretario generale Uil Penitenziari e dal Pasquale Montesano, segretario nazionale dell’Osapp, i quattro evasi hanno procurato un foro di uscita dal bagno della cella rimuovendo un blocco di mattoncini e poi si sono calati con un lenzuolo annodato. Raggiunto il muro di cinta hanno usato un contenitore dell’immondizia e delle pedane come scala. I quattro evasi sono stati poi intercettati dai carabinieri nel Potentino a bordo di un’auto rubata: uno è stato subito arrestato ma gli altri tre sono scappati ed è ancora caccia all’uomo. La Polizia penitenziaria e i Carabinieri stanno svolgendo le ricerche anche con un elicottero.

Il fine pena più breve nel 2028 – Da quanto hanno fatto sapere i sindacati, si tratta di detenuti che erano reclusi al secondo piano della sezione “Giovani adulti” e tutti devono scontare condanne gravi: il fine pena più breve era, infatti, nel 2028. In una nota il Sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, ha denunciato quanto accaduto nel carcere di Bellizzi Irpino: “È indubbiamente motivo di preoccupazione la notizia dell’evasione di quattro detenuti avvenuta questa notte”. L’interesse primario, hanno fatto sapere, è ora partecipare attivamente alle ricerche in collaborazione con le altre Forze di Polizia e catturare i fuggitivi. Ma questo episodio, afferma il segretario generale del sindacato, “conferma ancora una volta le criticità del sistema carcere”.

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