163 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Quarta dose, quinta dose, booster: quello che devi sapere sui vaccini Covid-19 prima dell’inverno

Il ministero della Sanità dà il via alla quinta dose di vaccino anti-Covid per alcune fasce di popolazione. Ecco le informazioni su chi deve fare la quarta dose, chi la quinta, quali sono gli obblighi e come sta andando la campagna vaccinale.
A cura di Luca Pons
163 CONDIVISIONI
Immagine

Il ministero della Salute ha lanciato la distribuzione della quinta dose di vaccino anti-Covid. Prende così il via un'altra fase della campagna vaccinale: fino a questo momento, la quinta dose era raccomandata solo per le persone con il sistema immunitario fortemente compromesso, per trattamenti specifici oppure per chi aveva ricevuto un trapianto di cellule staminali o di organi.

La campagna vaccinale, lanciata il 31 dicembre 2020, ha finora portato a oltre 140 milioni di somministrazioni di vaccini in Italia. Partendo dalla prima e seconda dose, considerate un "ciclo vaccinale primario" completo, si è continuato con il primo richiamo o booster (cioè la terza dose) lanciato nell'autunno del 2021, poi il secondo richiamo (quarta dose) dall'aprile 2022.

La decisione di somministrare un richiamo è arrivata sempre a circa 6 mesi dalla precedente: gli studi scientifici, infatti, indicano che la copertura offerta dal vaccino inizia a declinare dopo più o meno 5 mesi da quando lo si riceve. Ora, si apre la somministrazione della quinta dose per le categorie più a rischio.

Chi deve fare la quinta dose di vaccino anti-Covid: la circolare del ministero

La somministrazione è raccomandata alle persone ultraottantenni, ai residenti delle Rsa e agli over-60 con patologie concomitanti o preesistenti, che hanno già fatto la quarta dose da almeno 120 giorni o sono stati positivi al Covid da almeno 120 giorni (quattro mesi).

La quinta dose è consentita anche a tutti gli ultrassessantenni, purché abbiano fatto la quarta dose o siano stati positivi al Covid da almeno quattro mesi. In questo caso, però, la vaccinazione deve avvenire "su richiesta dell'interessato".

Lo riporta una circolare, pubblicata il 17 ottobre da ministero della Salute, Aifa e Istituto superiore di sanità, che parla anche dell'attuale "contesto epidemiologico", in cui c'è "un'aumentata circolazione del virus Sars-Cov-2" e l'indice di trasmissibilità Rt è salito "sopra la soglia epidemica". Quindi, si afferma nel documento, è importante "realizzare un ulteriore consolidamento della protezione conferita dai vaccini".

A prescindere dal numero di dosi già ricevute, chiarisce la circolare, i vaccini a m-Rna bivalenti – che sono particolarmente efficaci contro le varianti BA.1 e BA.4-5 del Covid – sono già autorizzati per l'utilizzo nei richiami. Tutti i vaccini autorizzati in Italia sono compatibili tra loro, quindi non c'è bisogno di preoccuparsi per quanto riguarda le dosi ricevute in passato.

Non solo, ma i vaccini anti-Covid sono compatibili anche con tutti gli altri (tranne, si specifica, quello contro il vaiolo delle scimmie). Per questo è possibile ricevere la quinta dose anche insieme al vaccino antinfluenzale.

Chi deve fare la quarta dose

Per quel che riguarda la quarta dose, invece, questa è raccomandata – in particolare con i vaccini bivalenti – a tutti gli over 60, oltre che alle persone con patologie concomitanti sopra i 12 anni di età, agli operatori sanitari, alle donne in gravidanza e ai residenti delle Rsa. La quarta dose è comunque aperta a tutta la popolazione sopra i 12 di età, a prescindere da eventuali patologie concomitanti o pregresse. La terza dose, infine, è ancora raccomandata a tutti gli over 12.

Obbligo vaccinale e green pass: come funzionano ora le regole contro il Covid-19

L'obbligo vaccinale contro il Covid-19, in Italia, è stato in vigore per tutti i residenti over 50 dal 10 gennaio al 15 giugno 2022. Lo stesso giorno, poi, è finito l'obbligo di vaccino anche per il personale scolastico e le forze dell'ordine. La sanzione per gli ultracinquantenni che non avessero fatto il vaccino quando era obbligatorio, cioè una multa di 100 euro, verrà inviata proprio in queste settimane tramite le cartelle esattoriali dell'Agenzia delle entrate.

Sarebbero quasi due milioni le multe in arrivo, che dovrebbero essere consegnate entro il 30 novembre. È possibile, però, che il prossimo governo sceglierà di presentare un emendamento per far sì che le cartelle non partano e le multe non vengano effettuate.

È in vigore fin dall'aprile 2021, invece, l'obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari, che è stato sempre rinnovato e scadrà il 31 dicembre 2022, a meno che il governo non decida di prolungarlo. Essere vaccinati regolarmente è un requisito essenziale, per chi svolge le professioni sanitarie: sono esentate solo le persone che hanno un pericolo per la salute accertato. Per chi non rispetta l'obbligo c'è la sospensione dal lavoro e anche dall'albo professionale.

Per quanto riguarda il green pass, questo è ancora obbligatorio – e lo sarà fino al 31 dicembre – per far visita ai reparti di degenza degli ospedali e alle Rsa. Serve anche per entrare nelle sale d'attesa di pronto soccorso, strutture sanitarie e strutture socio-sanitarie, anche se si stanno accompagnando pazienti non positivi al Covid-19.In tutti gli altri ambiti, l'obbligo di green pass (normale o "rafforzato") è stato gradualmente eliminato negli ultimi mesi. Il 1 maggio 2022, le regole sono cambiate per l'ultima volta e sono diventate quelle valide oggi.

Come sta andando la campagna vaccinale in Italia

Come detto, le dosi di vaccino anti-Covid somministrate in Italia sono oggi oltre 140 milioni. Come indica il Report vaccini anti Covid-19 del governo italiano, ad aver ricevuto almeno una dose sono più di 50,3 milioni di persone, il 93% della popolazione vaccinabile, quindi sopra i 12 anni di età. Ha completato il ciclo primario (prima e seconda dose) il 90% della popolazione, sempre over 12.

La terza dose è stata iniettata a 40,2 milioni di persone. Sono poi 2,3 milioni i soggetti che sono guariti da meno di 4 mesi dopo la seconda dose, quindi non possono ricevere la terza. Nel complesso, si tratta dell‘89% della popolazione che poteva ricevere il booster. Anche in questo caso, quindi la copertura vaccinale è stata ampia.

La quarta dose, che è stata lanciata poco prima dell'estate di quest'anno, ha visto invece un successo minore: 3,8 milioni di persone l'hanno fatta, 1,8 milioni sono guarite e non possono riceverla. Anche tenendo in considerazione solo le categorie di popolazione per le quali la quarta dose era considerata "prioritaria", la copertura è arrivata solo al 29% della platea. Un dato a parte viene segnalato per la fascia di età 5-11 anni: sommando chi ha ricevuto almeno una dose e chi è guarito da meno di 6 mesi, risulta che il 44% della popolazione in quel gruppo è protetto dal Covid.

La somministrazione di vaccini, comunque, è accelerata nell'ultimo periodo. Dalle 80-90mila dosi a settimana di inizio settembre, si è saliti a 128mila dosi nell'ultima settimana di settembre e 186mila nella prima di ottobre. Infine, a confermare la crescita, nella settimana tra il 10 e il 16 ottobre sono state iniettate 256mila dosi di vaccino.

I dati dell'Istituto superiore di sanità riportano che da gennaio a oggi la vaccinazione, per chi ha ricevuto la terza dose, ha avuto un'efficacia dell'82% nel prevenire la malattia grave per chi veniva contagiato. Per la popolazione over 12, il tasso di ospedalizzazione tra fine agosto e fine settembre è stato di 43 persone ricoverate ogni 100mila abitanti, per chi non era vaccinato, mentre è stato di 13,6 ricoveri ogni 100mila abitanti per chi aveva fatto la terza dose.

163 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views