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Covid 19

Quali sono le Regioni italiane che fanno davvero più tamponi

In Italia sono stati effettuati più di un milione e 350mila tamponi su tutto il territorio nazionale, con circa 50-60mila test quotidiani negli ultimi giorni. Ma come si comportano le diverse Regioni? Chi effettua più e meno tamponi? Il dato assoluto non indica, realmente, chi stia reagendo meglio (o peggio) all’emergenza: per questo proviamo a considerare anche altre variabili che ci indicano come si stanno comportando le Regioni. E non mancano le sorprese, con un alto tasso di tamponi in territori in cui, forse, non ce lo si aspettava.
A cura di Stefano Rizzuti
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Negli ultimi giorni l’Italia ha effettuato tra i 50mila e i 60mila tamponi. Un dato che permette al nostro sistema sanitario di verificare l’eventuale positività al Covid-19 di una gran parte della popolazione a rischio, tanto da aver raggiunto il numero di tamponi giornalieri effettuati dalla Germania, secondo il ministro della Salute, Roberto Speranza. Se il dato nazionale lascia poco spazio alle interpretazioni, con un aumento dei test effettuati nelle ultime settimane, più complicato è capire il dato delle singole Regioni. Quali sono quelle che stanno, effettivamente, facendo più tamponi? Quali stanno riuscendo a tracciare più persone venute in contatto con i contagiati? Dare una risposta univoca è quasi impossibile, perché le variabili da tenere in considerazione sono tantissime e alcune neanche osservabili.

Il numero di tamponi in ogni Regione può variare in base alla popolazione residente, considerando che Regioni con più abitanti devono, inevitabilmente, fare più tamponi. Ma si può calcolare quanti ne fanno sulla base della loro popolazione. Ancora, un’altra variabile riguarda la data in cui si sono registrati i primi contagi: c’è chi, come Lombardia e Veneto, hanno iniziato prima a fare tamponi dopo i focolai di Codogno e Vo’. Si può, ancora, cercare di capire quanti tamponi vengano effettuati per ogni persona contagiata. Altra incognita è quella dei guariti: prima di dichiarare una persona guarita è necessario sottoporla a più tamponi: il primo (quello in cui risulta positiva) e poi due in cui deve risultare negativo. Quindi va considerato che per ogni guarito ci sono almeno (ma potrebbero essere anche di più) tre tamponi effettuati. In sostanza, le variabili sono tanti, ma qui proviamo ad analizzarne alcune vedendo i differenti approcci per ogni Regione.

I tamponi in numero assoluto per ogni Regione

I dati a cui facciamo riferimento sono quelli forniti dalla Protezione Civile il 19 aprile: in totale i tamponi effettuati sono poco più di un milione e 350mila. Andiamo a vedere, come prima cosa, quanti sono i tamponi effettuati in numero assoluto per ogni Regione. Questa sorta di graduatoria va da chi ha effettuato più tamponi a chi ne ha effettuati di meno, senza considerare alcuna variabile.

  • Lombardia 264.155
  • Veneto 255.797
  • Emilia-Romagna 124.916
  • Toscana 103.975
  • Piemonte 96.569
  • Lazio 91.807
  • Sicilia 49.772
  • Campania 48.187
  • Friuli Venezia Giulia 44.622
  • Puglia 42.598
  • Marche 41.474
  • Liguria 31.551
  • Bolzano 30.361
  • Abruzzo 27.791
  • Umbria 25.170
  • Trento 24.338
  • Calabria 23.760
  • Sardegna 14.859
  • Basilicata 6.528
  • Valle d’Aosta 4.677
  • Molise 3.584

Il numero dei tamponi sul totale della popolazione delle Regioni

La prima variabile che valutiamo è quella della popolazione delle singole Regioni. Consideriamo, quindi, il numero di tamponi effettuati sul totale della popolazione (certificata dai dati Istat) di ogni territorio. Cioè che ne viene fuori è una percentuale che, in sostanza, direbbe su quanta parte della popolazione sono stati effettuati i tamponi, se solo il numero di tamponi fosse uno a contagiato. In sostanza queste percentuali non individuano la percentuale di persone testate, ma è una percentuale solo indicativa che sarebbe valida se il rapporto fosse ‘un paziente = un tampone'. In questo caso la graduatoria vedrebbe un più alto tasso di tamponi nelle Regioni del Nord, ma più che altro perché quelle più colpite. Ovviamente, più sono i casi di Covid sul totale della popolazione, più sono i tamponi effettuati. A effettuare più tamponi sulla base della popolazione sono la provincia autonoma di Bolzano, il Veneto, la provincia di Trento, la Valle d’Aosta e il Friuli Venezia Giulia. In coda troveremmo Puglia, Sicilia, Sardegna e Campania. Tutte Regioni dove, in effetti, i casi registrati sono molti meno.

  • Bolzano 5,71%
  • Veneto 5,21%
  • Trento 4,49%
  • Valle d’Aosta 3,72%
  • Friuli Venezia Giulia 3,67%
  • Umbria 2,85%
  • Emilia-Romagna 2,80%
  • Toscana  2,78%
  • Marche 2,71%
  • Lombardia 2,62%
  • Piemonte 2,21%
  • Abruzzo 2,11%
  • Liguria 2,03%
  • Lazio 1,56%
  • Calabria 1,22%
  • Molise 1,17%
  • Basilicata 1,15%
  • Puglia 1,05%
  • Sicilia 0,99%
  • Sardegna 0,90%
  • Campania 0,83%

Il numero dei tamponi in rapporto ai contagiati in ogni Regione

Un’altra variabile da considerare, forse più attendibile, è quella del numero di tamponi effettuati in rapporto al numero di persone contagiate in quella singola Regione. Il dato nazionale ci dice che per ogni contagiato vengono effettuati 7,57 tamponi. Un dato risultante da una semplice divisione: totale dei tamponi diviso totale dei contagi registrati. I 7,57 tamponi di media per ogni contagiato possono essere quelli effettuati più volte allo stesso soggetto (come detto, anche per verificare la guarigione), quelli effettuati per tracciare i suoi contatti e quelli che invece vengono svolti su persone che presentano sintomi pur non avendo avuto contatti certi con persone infette da Coronavirus.

Anche in questo caso il dato risente di molte variabili, quindi è non sicuramente considerabile del tutto esplicativo. Per esempio, le Regioni in cui si registrano più casi hanno una maggior pressione sui loro ospedali e laboratori e maggiori difficoltà a far fronte a tutte le richieste di tamponi. In queste Regioni, quindi, il dato può essere (ma non sempre lo è) più negativo. All’opposto, le Regioni con meno casi hanno più facilità a testare tutti i contatti delle persone contagiate, avendo come conseguenza anche dati probabilmente più realistici sui casi totali. Quello che abbiamo calcolato, quindi, è il numero di tamponi effettuati per ogni contagiato.

Nella parte alta della graduatoria troviamo molte Regioni del Sud, che avendo pochi casi sono riuscite a fronteggiare l’emergenza effettuando molti tamponi. Poche quelle del Nord, ma a conferma di quanto sempre detto sui tamponi, tra queste figura il Veneto. In testa troviamo Calabria, Basilicata, Umbria e Sicilia, Regioni in grado di effettuare circa 20 tamponi per ogni contagiato. Bene anche Friuli Venezia Giulia, Veneto e Lazio. Gli ultimi posti di questa graduatoria – a conferma di quanto detto sulla forte pressione sulle Regioni più colpite – vengono invece occupati dalle zone più afflitte dall’epidemia: Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia. Qui il rapporto scende addirittura intorno a 4-5 tamponi effettuati per ogni contagiato, con un dato al di sotto dell’1 a 4 in Lombardia. Il che vuol dire che le persone testate, al di fuori dei casi accertati, sono davvero poche. La graduatoria dalla Regione teoricamente più virtuosa alla peggiore:

  • Calabria 22,95
  • Basilicata 19,08
  • Umbria 18,67
  • Sicilia 18,31
  • Friuli Venezia Giulia 16,25
  • Veneto 16,05
  • Lazio 15,95
  • Molise 12,84
  • Bolzano 12,75
  • Toscana 12,41
  • Sardegna 12,22
  • Puglia 12,07
  • Campania 11,96
  • Abruzzo 11,02
  • Marche 7,18
  • Trento 6,89
  • Emilia-Romagna 5,53
  • Liguria 4,83
  • Piemonte 4,58
  • Valle d’Aosta 4,29
  • Lombardia 3,98
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