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Covid 19

Quali sono i Paesi stranieri in cui possiamo andare e quali sono le regole da rispettare

I viaggi all’estero per turismo, secondo il Viminale, sono consentiti anche partendo dalla zona rossa ma ad alcune precise condizioni (ad esempio sottoporsi a tampone) ed esclusivamente in alcuni paesi elencati nel Dpcm del 2 marzo. In tutti gli altri, invece, si potrà andare solo per motivi di salute, lavoro o assoluta urgenza.
A cura di Davide Falcioni
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La pandemia di Covid-19 ha limitato di molto la possibilità di spostarsi e viaggiare: le tradizionali gite fuori porta sono del tutto vietate nei comuni in zona rossa, e sono consentite solo all'interno dei confini comunali in quelle in zona arancione. Viaggiare verso paesi stranieri è diventato sempre più complicato a meno che non vengano rispettate alcune precise condizioni: via libera ai viaggi oltre frontiera per motivi di lavoro, di salute, di studio, per ragioni di assoluta urgenza e per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. E il turismo? Apparentemente non è contemplato, anche se nei giorni scorsi è stato il Ministero degli Interni a fare maggiore chiarezza in merito rispondendo a una richiesta di Astoi Confindustria Viaggi, l'associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del Tour Operating. I viaggi all'estero, secondo il Viminale, sono consentiti anche dalla zona rossa ma ad alcune precise condizioni: una di queste è sottoporsi obbligatoriamente a tampone sia all'andata che al ritorno, mentre l'altra è la consapevolezza che le condizioni potrebbero repentinamente cambiare a seconda dell'andamento dell'epidemia. Insomma, chi pensa di poter fare liberamente il turista rischia di ritrovarsi un un paese sotto lockdown, con severe restrizioni agli spostamenti e con aperti solo i negozi essenziali.

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Gli spostamenti verso paesi stranieri sono regolati dal DPCM del 2 marzo 2021, in vigore dal 6 marzo al 6 aprile 2021. Il Decreto ha istituito degli elenchi di Paesi per i quali sono previste differenti misure che possono essere modificati con apposita Ordinanza adottata dal Ministro della Salute, di concerto con il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Attualmente non sono previste limitazioni esclusivamente per la Città del Vaticano e San Marino (elenco A). L'elenco B è attualmente vuoto, ma appena possibile includerà "territori a basso rischio epidemiologico che verranno individuati, tra quelli di cui all’elenco C, con ordinanza adottata ai sensi dell’articolo 49, comma 2 del DPCM 2 marzo 2021. Al momento, nessuno Stato rientra in questo elenco". In questo elenco, comunque, consentiti gli spostamenti da/per i Paesi in elenco B, senza obbligo di motivazione, ma il sito Viaggiare Sicuri specifica che "è necessario verificare sempre la normativa prevista per l’ingresso in ciascun Paese, in quanto potrebbero essere previste limitazioni da parte delle Autorità locali".

I paesi in cui è possibile recarsi per turismo (salvo restrizioni delle autorità locali)

Nel Dpcm del 2 marzo sono stati inclusi paesi in "elenco C" nei quali è possibile recarsi per turismo, sebbene – occorre specificarlo – sia assolutamente necessario consultare sul sito Viaggiare Sicuri le norme previste localmente. Via libera quindi ai viaggi in Austria (con limitazioni specifiche), Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco. Ok anche ad Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia (elenco D). Come spiega la Farnesina "in base alla normativa italiana", gli spostamenti verso questi Paesi sono consentiti senza necessità di motivazione (fatte salve le limitazioni previste in Italia su base regionale). È sempre possibile che queste nazioni prevedano restrizioni all’ingresso.

Brasile, Regno Unito e altri: dove è vietato recarsi per turismo

Tutti i paesi non menzionati sopra (ad esempio Regno Unito e Brasile) non rientrano tra quelli in cui ci si può recare per turismo: essi sono stati inseriti nell'"elenco E" e in queste nazioni gli spostamenti – spiega la Farnesina, "sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni, quali: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Non sono quindi consentiti spostamenti per turismo. Si raccomanda di consultare sempre la Scheda del Paese di interesse su Viaggiare Sicuri, per verificare eventuali restrizioni all’ingresso da parte delle Autorità locali".

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