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Punta da una zecca ma non si preoccupa, donna ricoverata in gravi condizioni in Rianimazione

La signora infatti credeva di aver superato indenne il morso della zecca ma in realtà era stata colpita da la rickettsiosi, l’infezione che poi ha scatenato i gravi malesseri.
A cura di Antonio Palma
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Una donna è finita ricoverata in gravi condizioni in ospedale in Sardegna a causa di una puntura di zecca che le ha provocato un'infezione tipica del morso di questi parassiti. Secondo quanto ricostruito finora, la signora si era accorta del morso e della presenza della zecca sulla cute e quindi era riuscita anche a liberarsene ma dopo qualche giorno ha iniziato ad accusare vari malesseri che si sono via via aggravati fino a costringerla al ricovero d’urgenza.

La signora infatti credeva di aver superato indenne il morso della zecca ma in realtà era stata colpita da la rickettsiosi, l’infezione che poi ha scatenato i gravi malesseri. Dopo alcuni giorni infatti i sintomi della donna, una pensionata di 70 anni residente a Lanusei, nella provincia di Nuoro, si sono mostrati in tutta la loro gravità.

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La donna ha accusato sintomi come febbre alta, mal di testa, stanchezza, dolori ai muscoli e alle articolazioni sempre più pesanti fino al ricovero all’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei. Qui, come spiegano dall’Unione sarda, le è stato diagnosticato un raro caso di coagulazione intravascolare disseminata con compromissione multiorgano dovuta a un'infezione iperacuta, ed è finita nel reparto di Rianimazione. Le sue condizioni sono molto gravi e i medici si sono riservati la prognosi.

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Come spiegano dall’iss, le rickettsiosi appartengono al gruppo delle febbri esantematiche e sono causate da rickettsie, batteri trasmessi da “zecche dure”. La  rickettsiosi più diffusa nell’area del Mediterraneao e in Italia è la Febbre bottonosa del Mediterraneo che viene trasmessa da diverse specie di zecche dure e soprattutto da un parassita abituale di cani e altri animali domestici e selvatici (conigli, lepri, ovini, caprini e bovini). Generalmente la malattia ha un periodo di incubazione fra 5 e 7 giorni dopo il morso della zecca infetta. L’esordio della malattia è improvviso, con sintomi simili a quelli dell’influenza. Dal terzo al quinto giorno di incubazione la malattia si manifesta con un esantema maculo-papuloso che interessa anche le piante dei piedi e i palmi delle mani. Questo è il sintomo della vasculite dovuta all’infezione. Nei casi non complicati, un trattamento antibiotico riesce a fermare la febbre nel giro di 2-3 giorni. È letale in un numero molto basso di casi (inferiore al 3%) anche in assenza di terapia. Le persone a rischio maggiore sono quelle in condizioni di salute già compromesse. La febbre bottonosa può portare complicazioni a carico del sistema cardiovascolare, renale e del sistema nervoso centrale.

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