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“Pronto a gesto estremo a difesa della razza bianca”, suprematista arrestato per terrorismo a Bari

Il giovane è accusato dei reati di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale e di propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa.
A cura di Antonio Palma
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Un lupo solitario ma pronto al proselitismo e al sacrificio estremo "a difesa della razza bianca" come lui stesso avrebbe affermato, è l’identikit della pericolosità di un giovane pugliese fatto dalla polizia di stato di Bari che lo ha arrestato nelle scorse ore con la pesantissima accusa di Terrorismo internazionale. L’uomo, il 23enne Luigi Antonio Pennelli, è stato fermato dagli agenti della Questura di Bari che hanno eseguito nei suoi confronti una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo pugliese su richiesta della locale Procura della Repubblica.

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Gli agenti sono arrivati a lui nell'ambito del monitoraggio di ambienti virtuali suprematisti e di estrema destra avviati nel 2021 dalla Digos e dall'Ucigos. Il giovane infatti partecipava al canale "Sieg Heil", utilizzato per promuovere contenuti antisemiti e di matrice neonazista e dove infine si è dichiarato pronto anche al sacrificio estremo e a compiere imprecisate azioni violente.

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L’arresto è scattato perché gli inquirenti che lo monitoravano lo accusano di aver iniziato ad arruolare altre persone online con "l'intenzione di passare all'azione". In particolare, secondo gli investigatori, il giovane si era iscritto e apparteneva all'organizzazione terroristica suprematista statunitense ‘The Base' e agiva per suo conto in Italia.

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Secondo quanto ricostruito da polizia e magistrati baresi, l’uomo si presentava online come unico referente del movimento in Italia, e induceva gli aspiranti adepti a contattarlo per aderire. Sui siti suprematisti si presentava come Comandante della Base, primo caso in Italia, e diffondeva il materiale propagandistico del gruppo Usa traducendolo in italiano.

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Con questo meccanismo aveva creato un gruppo di 3-4 membri e si proponeva per eseguire azioni violente con le armi che si era procurato e che sono state trovate nella sua disponibilità. Per gli inquirenti sarebbero chiari anche i riferimenti alla volontà di procurarsi altre armi e la capacità di costruire ghost gun da realizzare attraverso l'acquisto di una stampante 3D.

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Sulle armi e sulle custodie in casa dell’uomo inoltre sono state trovate chiare iscrizioni riferite ai suprematismi e i nomi di responsabili di attacchi terroristici di matrice razziale come Traini, Breivik e Tarrant. Secondo i pm, sono “allarmanti" le ricorrenze tra il materiale sequestrato e quello utilizzato da Payton Gendron, il 18enne autore della strage di Buffalo del 14 maggio 2022 che ha assassinato 10 persone ferendone 3.

Nelle chat di Telegram "Sieg Heil" che utilizzava, il 23enne ha condiviso un video nel quale "verrebbero rivolte anche minacce di morte alla senatrice Liliana Segre"

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Secondo la Procura, a carico dell’uomo, accusato dei reati di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale e di propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, sono stata acquisiti "solidi riscontri", nonostante le indagini rese particolarmente complesse dalle "contromisure adottate dal giovane per garantire la sicurezza delle proprie comunicazioni".

Secondo l'accusa, oltre alle armi che aveva a disposizione, una carabina, una pistola a pallini, una balestra, armi da taglio e mazze, aveva diffuso messaggi nelle chat affermando che era in grado di procurarsi altre armi rubandole, acquistandole sul mercato nero o aggredendo guardie giurate.

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