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Promette a dei ragazzini un luogo per giocare a carte e fumare sigarette, poi abusa di loro

Li ha attirati promettendo loro un luogo per giocare a carte e fumare sigarette senza essere visti dagli adulti, poi ha abusato di loro. Un 70enne è stato condannato a 10 anni di reclusione e al pagamento dei danni nei confronti delle famiglie di due ragazzini di 11 e 12 anni. Sono in tutto cinque le giovani vittime.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Una condanna per dieci anni di reclusione, più una multa di 26mila euro per un 70enne di Taviano (Lecce) accusato di aver adescato dei ragazzini di 11 e 12 anni in un casolare e di aver abusato di loro, costringendoli poi a inviare anche foto delle loro parti intime. Le famiglie dei due bambini si erano costituite parte civile e per i danni dovranno ricevere 129mila euro. L'avvocato difensore dell'anziano, però, dopo che il giudice avrà messo nero su bianco le motivazioni della condanna, potrà decidere se ricorrere in Appello.

Il 70enne ha voluto essere interrogato per ammettere gli addebiti, ma non ha potuto presentarsi a causa delle delicate condizioni di salute. Per questo motivo il legale ne ha chiesto il riconoscimento dell'attenuante della collaborazione e quella dell'infermità almeno parziale in seguito alla documentazione psichiatrica. Fondamentali per le indagini furono i messaggi e le foto trovate sul cellulare dell'uomo e degli adolescenti abusati. Proprio i ragazzi sono stati messi alle strette e davanti all'evidenza del materiale informatico hanno raccontato cosa era accaduto con "Nonnu ‘Ntoni", anche alla presenza di più minori, vittime in egual misura. In tutto sono stati cinque i ragazzini abusati, individuati attraverso le indagini del 2020. L'uomo avrebbe adescato, dal gennaio del 2018 al mese di aprile 2019, diversi bambini, ricorrendo a espedienti come quello di un luogo per giocare a carte e per fumare sigarette senza essere visti dagli adulti, con la promessa di far incontrar loro delle coetanee.

Il 70enne non è nuovo a processi giudiziari: nel 1984 era stato condannato a quattro anni e sei mesi per tentata estorsione ai danni dei genitori di Mauro Romano, un bimbo di sei anni rapito nei pressi della casa dei nonni a Racale nel 1977. A loro aveva chiesto la consegna di 30milioni delle vecchie lire per rivedere il loro bambino.

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