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“Professoressa, mio padre fa come il fidanzato”, arrestato per violenza sessuale uomo di 36 anni

È accaduto a Catania: un uomo di 36 anni è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. Avrebbe abusato della figlia e della moglie.
A cura di Davide Falcioni
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Un 36enne catanese è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una delle figlie, di 13 anni, e della moglie.

Stando a quanto riferisce il quotidiano ‘La Sicilia' sarebbe stata la ragazzina a confidarsi con un'insegnante per paura di essere rimasta incinta. "Professoressa, mio padre fa come il fidanzato" avrebbe detto all'educatrice, che ha tempestivamente avvisato i carabinieri e dato così via ad un'indagine.

L'adolescente, assistita da uno psicologo, ha confermato le accuse davanti al pubblico ministero. Il Gip di Catania, accogliendo le richiesta della Procura, ha disposto l'arresto dell'uomo, padre di altri quattro figli, con l'accusa di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia perché dall'inchiesta sono emerse anche le violenze nei confronti della moglie, che sarebbe stata anche costretta a rapporti sessuali anche sotto la minaccia di coltelli affilati.

La Procura: “Mancanza di qualsivoglia inibizione da parte del genitore”

"Gli accertamenti dei carabinieri – riporta una nota della Procura di Catania – sono stati inoltre fondamentali per dimostrare ulteriormente la freddezza e la mancanza di qualsivoglia inibizione da parte del ‘genitore carnefice', che aveva sempre contrastato i tentativi delle vittime di far emergere con i familiari quanto di torbido stesse accadendo. Invece di desistere o di comprendere la gravità dei propri gesti, l'uomo aveva invece fatto credere ai parenti che le confessioni della figlia e della convivente fossero semplicemente il frutto della loro immaginazione e talvolta addirittura di ‘un sogno'".

"Subito dopo la denuncia, la madre e tutti i figli minorenni – conclude la Procura etnea – sono stati immediatamente collocati in una casa protetta al fine di interrompere le violenze, da dove hanno continuato a mantenere uno stretto contatto con i carabinieri, fornendogli dettagli preziosi ai fini della ricostruzione dell'intero impianto accusatorio".

Il legale dell'uomo: "Il mio assistito si dichiara innocente"

Il legale dell'uomo – l'Francesco Marchese – ha replicato: "Il mio assistito si dichiara del tutto innocente. L'unica cosa che posso dire è che, leggendo l'ordinanza di custodia cautelare, ho colto numerose contraddizioni nei racconti delle persone offese. In questi casi il silenzio è d'obbligo per un difensore perché ci sono persone offese e un uomo è in carcere. Posso solo dire che il procedimento è appena iniziato. Ogni commento sarebbe inutile non conoscendo interamente le carte processuali, a parte l'ordinanza".

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