Procura di Roma: “Razzi e Scilipoti non sono indagati”

Antonio Razzi e Domenico Scilipoti, senatori del Popolo della Libertà, non risultano indagati. È arrivata in serata la smentita della notizia diffusa oggi da fonti giudiziarie secondo le quali i due senatori sarebbero indagati per corruzione. La smentita è arrivata dalla stessa Procura di Roma che coordina gli accertamenti sulla vicenda. Le fonti avevano attribuito l’iniziativa, adesso smentita, al procuratore aggiunto Francesco Caporale, che avrebbe aperto un fascicolo in relazione alle denunce presentate dall’ex magistrato e leader dell’Idv Antonio Di Pietro dopo che nel dicembre del 2010 Razzi e Scilipoti, allora deputati, aveva lasciato il partito per votare la fiducia a Silvio Berlusconi.

Le difese dei due senatori – Antonio Razzi, interpellato da Radio Radicale sulla presunta iniziativa della Procura di Roma, ha risposto negando le accuse: “Ma quanto mai? Io soldi? La verità è che la gente evidentemente è invidiosa, quando uno entra in politica. Io non ho ricevuto niente, non so di cosa possa essere accusato. Andrò a parlare e mi consulterò con un avvocato, perché farò anche denunce per diffamazione”. L’altro senatore, Scilipoti, ha invece parlato di “una cosa ridicola”: “Ho sempre detto che la mia fu una scelta dettata dagli interessi degli italiani e non da quelli di bottega. Altri hanno fatto una scelta diversa dalla mia e hanno fatto prevalere gli interessi di bottega. Ho pensato il contrario e sono convinto di aver fatto bene”.