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Covid 19

Pregliasco: “Per i vaccinati con tre dosi prendere Omicron è una relativa passeggiata”

Secondo il professor Pregliasco “non arriveremo mai all’immunità di gregge, non spegneremo del tutto l’infezione. Il prossimo autunno ci sarà una nuova ondata meno impegnativa”.
A cura di Davide Falcioni
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"Ormai lo dimostrano diversi articoli scientifici. A fronte di un forte aumento della contagiosità con la variante Omicron la gravità della malattia si è ridotta di un terzo. Per i vaccinati con tre dosi che si infetteranno si tratterà di una relativa passeggiata". A dirlo, intervistato da SkyTg24, il professor Fabrizio Pregliasco, Direttore Sanitario dell’IRCCS Galeazzi e Professore associato di Igiene Generale e Applicata presso la sezione di Virologia del dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano. Secondo lo scienziato di fatto la nuova variante, scoperta in Sudafrica ma arrivata in Italia all'inizio di dicembre, rappresenta di fatto un "nuovo virus" e richiederà, di conseguenza, strategie diverse rispetto a quelle adottate finora. A partire dai dati e dall'ipotesi, ventilata da diversi esponenti del Governo, che il bollettino quotidiano subisca presto importanti modifiche. Per Pregliasco i dati "vanno implementati, dobbiamo integrare informazioni diverse, ma sono contrario a qualsiasi censura o mancanza di trasparenza che impedirebbe valutazioni indipendenti rispetto a quelle del Governo". Insomma, giusto cambiare il bollettino, ma non vanno omesse informazioni importanti che ogni giorno restituiscono il quadro della situazione.

Pregliasco: "Non raggiungeremo mai l'immunità di gregge"

Quanto all'immunità di gregge, invece, secondo Pregliasco "non ci arriveremo mai, non spegneremo l'infezione. Questo coronavirus, come altri suoi ‘cugini', è in grado di reinfettare chi in passato si è già contagiato, e questo non ci stupisce più di tanto. Ci sono poi le nuove varianti che potrebbero emergere. Credo che entro la fine di questo inverno avremo una gran massa di persone non più suscettibili". Poi, secondo li scienziato, "nel prossimo autunno ci sarà una nuova ondata prevedibilmente meno impegnativa. Entreremo in una fase endemica. Aumenterà la nostra capacità di convivere con il virus e scopriremo anche terapie più mirate".

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