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Potenza, terremoto di magnitudo 3.5. Scossa avvertita anche in Puglia

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 è stata registrata a mezzanotte e 13 a tre chilometri a nord di Anzi (42 chilometri di profondità), centro della provincia di Potenza. La scossa è stata avvertita anche nel Materano e in Puglia, ma non sono stati segnalati danni a persone o cose.
A cura di Davide Falcioni
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Una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 è stata registrata a mezzanotte e 13 a tre chilometri a nord di Anzi (42 chilometri di profondità), centro della provincia di Potenza. La scossa è stata avvertita anche nel Materano e in Puglia, in particolare nell’area murgiana e nella provincia di Bari. Non si segnalano danni a persone e cose.

La storia sismica della Basilicata

Come spiega la Protezione Civile il settore dell’Appennino meridionale che include l'area montuosa del Pollino, tra le province di Potenza e Cosenza, è posto tra due zone ad alta sismicità contraddistinte da forti terremoti storici. A nord, il terremoto più rilevante è quello del 1857 (M=7.0) che colpì la Val D’Agri e a sud i terremoti più importanti, con magnitudo superiore a 6.5 sono localizzati nel cosentino. Nel Pollino non sono stati osservati storicamente eventi di magnitudo paragonabile.  "La Basilicata – spiega sempre la Protezione Civile – è interessata da una notevole attività sismica al confine con la Campania e da una sismicità più modesta nel settore meridionale. Il territorio è stato colpito nel corso della storia da 6 terremoti distruttivi (M>=6.3), 3 dei quali con epicentro in Irpinia (1694, 1930, 1980), una sequenza localizzata al confine tra le province di Salerno e Potenza (1561), un terremoto, quello del 1851, localizzato nel settore settentrionale al confine con la Puglia; il terremoto del 1857che rappresenta l’evento sismico più importante per la Basilicata. La Basilicata è inoltre interessata da eventi di minore energia che coinvolgono in particolare la zona di Lagonegro e quella del Pollino, al confine con la Calabria. Negli ultimi decenni il territorio lucano è stato caratterizzato da tre sequenze: la prima concentrata nell’area epicentrale del terremoto dell’Irpinia 1980 (1981-82), la seconda nella zona intorno alla città di Potenza (1990-92), con effetti in città pari al VI grado MCS; la terza sequenza ha interessato nel 1998 l’appennino calabro-lucano con danni pari al VII grado MCS nel settore meridionale della provincia di Potenza".

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