Porto Cervo, morta Sabine Illbruck colpita da infarto. “Forse errore medico, si indaga per omicidio”

Colta da un infarto nella sua villa in Costa Smeralda, Sabine Illbruck, dell'omonima famiglia di industriali tedeschi, non sarebbe morta per il malore, ma a causa di manovre salvavita fatte male. Questa è l'ipotesi abbracciata prima dal medico che avrebbe dovuto autorizzare le esequie e poi portata avanti anche dalla procura di Tempio Pausania. Sul caso è stata aperta infatti un'inchiesta per omicidio colposo. La donna di 61 anni, membro del consiglio direttivo dello Yacht Club, ha avuto una crisi cardiaca nella giornata di domenica. Il personale medico è intervenuto immediatamente, ma per Sabine Illbruck non vi è stato nulla da fare.
Per l'imprenditrice quindi era stata già disposta la sepoltura. Il medico che avrebbe dovuto autorizzare le esequie, però, ha individuato sul braccio della 61enne alcuni segni non compatibili con il malore che avrebbe dovuto ucciderla. Per questo ha disposto l'esame autoptico per scongiurare l'ipotesi di un errore medico. I funerali sono stati rinviati. Secondo quanto confermato dall'autopsia, alla donna sarebbe stata somministrata una terapia ancora ignota per cercare di salvarla dall'infarto. Le ferite al braccio farebbero pensare a un'iniezione. La relazione sull'autopsia compiuta a Cagliari dal medico legale Ernesto Ferraro ha indotto il magistrato ad approfondire ancora le indagini. I carabinieri hanno sentito il sanitario della ASL chiamato per constatare il decesso.
Sabine Illbruck era molto nota nel mondo della vela: la donna abitava a Porto Cervo, nel villaggio "Il Sestante", ed era membro del consiglio direttivo dello Yacht Club. Con suo fratello trascorreva in Sardegna lunghi periodi di vacanze seguendo il padre Wilhelm, campione di regate di vela d'altura tra gli anni '80 e '90. Nello Yacht Club Costa Smeralda, Sabine si occupava dell'organizzazione di eventi sportivi.