Porta fiori sulla tomba della moglie: anziano aggredito al cimitero per portargli via il portafogli a Padova

Momenti di paura e violenza questa mattina nel cimitero di Saletto di Borgo Veneto, in provincia di Padova. Un uomo di circa ottant’anni è stato aggredito e ferito durante una rapina mentre si trovava al camposanto per portare dei fiori alla tomba della moglie. L’episodio è avvenuto intorno alle 10 del mattino di lunedì 10 novembre in via Garzara, sotto gli occhi attoniti di alcuni visitatori.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Este, l’anziano, residente in zona, era appena entrato nel cimitero quando sarebbe stato seguito da uno sconosciuto che, dopo averlo pedinato per alcuni metri, lo ha avvicinato mentre si trovava di fronte a un loculo. L’uomo, con il volto coperto da un passamontagna e un giubbotto azzurro senza maniche, gli avrebbe intimato di consegnare il portafoglio. L’anziano si è rifiutato e ha reagito con decisione, iniziando una breve colluttazione per difendersi.
A quel punto il malvivente ha estratto un coltello e lo ha colpito al collo, procurandogli una ferita superficiale ma molto sanguinante. Nonostante il colpo e lo shock, la vittima è riuscita a opporre resistenza e a gridare aiuto, costringendo l’aggressore a fuggire con il portafoglio e a far perdere le proprie tracce. La fuga, secondo gli investigatori, è stata parzialmente ripresa dalle telecamere di sorveglianza del cimitero, i cui filmati sono ora al vaglio degli inquirenti.
Alcuni visitatori, accortisi della scena e vedendo l’uomo a terra in una pozza di sangue, hanno immediatamente chiamato i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i sanitari del Suem 118, che hanno medicato l’anziano e lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale di Schiavonia. Le sue condizioni non sono gravi: la ferita d’arma da taglio si è rivelata superficiale e non ha leso organi vitali, ma la prognosi resta precauzionalmente riservata.
Dalle prime informazioni, l’aggressore sarebbe un uomo di circa cinquant’anni, che ha agito da solo e con estrema violenza. L’arma usata – probabilmente un coltellino o un paio di forbici – non è stata ancora ritrovata. L’area del cimitero è stata transennata per consentire i rilievi scientifici, mentre i militari stanno acquisendo le immagini delle telecamere della zona e ascoltando i testimoni presenti al momento dell’aggressione.
Gli investigatori non escludono nessuna pista, ma l’ipotesi più accreditata resta quella di una rapina finita nel sangue. Gli uomini dell’Arma stanno cercando di risalire all’identità del responsabile, che avrebbe potuto pianificare l’agguato seguendo l’anziano fin dall’ingresso del camposanto.