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Pizzaiola di 32 anni morta dopo una spirometria: 11 indagati a Taranto

Svolta nell’inchiesta sulla morte di Monica Bongallino, la 32enne deceduta lo scorso 28 marzo all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto dov’era stata ricoverata d’urgenza per le complicazioni sorte a seguito di una normale spirometria. Undici persone sono state iscritte nel registro degli indagati.
A cura di Davide Falcioni
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È arrivata a una svolta l'inchiesta sulla morte di Monica Bongallino, la 32enne deceduta lo scorso 28 marzo all'ospedale Santissima Annunziata di Taranto dov'era stata ricoverata d'urgenza per le possibili complicazioni sorte a seguito di una normale spirometria. Undici persone sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Taranto: si tratta di medici e sanitari del 118 che sono intervenuti nelle faci che hanno preceduti il decesso della giovane donna.

La 32enne, residente a Ginosa, nel tarantino, era molto conosciuta in città per il suo lavoro di pizzaiola in un noto locale. Quel giorno si era sottoposta a un esame spirometrico alla clinica Maugeri di Marina di Ginosa, ma le sue condizioni si erano immediatamente complicate. La donna, che apparentemente era in buone condizioni di salute, fu infatti colpita da un malessere con conati di vomito e la situazione peggiorò progressivamente fino a quando venne chiamato il 118.

Dopo aver prestato i primi soccorsi il personale sanitario decise il trasferimento urgente di Monica all'ospedale tarantino. Qui fu ricoverata in rianimazione, dove tuttavia era arrivata in condizioni estremamente gravi. Per questo morì poco dopo, nel corso della notte. I familiari depositarono subito un esposto, assistiti dall'avvocato Raffaele Errico, e domani (19 aprile) il medico legale Alberto Tortorella riceverà l'incarico di eseguire l'autopsia per chiarire le cause che hanno portato al decesso della donna. Andrà in particolare accertato se Monica soffrisse di patologie pregresse e dovranno essere individuati eventuali errori nei soccorsi.

Monica Bongallino faceva parte dell'associazione Genusia "mani in pasta" ed era molto conosciuta nella cittadina ionica. Tra le centinaia di messaggi di cordoglio anche quello del sindaco di Ginosa Vito Parisi. "Un dolore – ha scritto in un post su Fb – per tutta la nostra comunità. Siamo vicini alla famiglia per questo terribile lutto. Sarà impossibile dimenticare il sorriso della nostra Monica".

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