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Omicidio di Pierina Paganelli a Rimini

Pierina Paganelli, la nuova analisi degli audio registrati la notte del delitto si farà: la decisione del gip

La perizia sugli audio registrati da una telecamera la notte dell’omicidio della 78enne Pierina Paganelli si farà. Lunedì 9 giugno il gip Vinicio Cantarini darà l’incarico ai periti che esamineranno le registrazioni. L’incidente probatorio è stato chiesto dalla difesa di Dassilva, unico indagato. Le conclusioni sulle immagini riprese dalla Cam3: “Il colore della pelle del presunto killer non si può stabilire con certezza”.
A cura di Eleonora Panseri
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Pierina Paganelli e Louis Dassilva.
Pierina Paganelli e Louis Dassilva.
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La perizia sugli audio registrati dalla telecamera di uno dei box del garage condominiale di via del Ciclamino, a Rimini, la sera del 3 ottobre 2023, quando venne uccisa con 29 coltellate la 78enne Pierina Paganellisi farà.

All'inizio della prossima settimana, lunedì 9 giugno il giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini darà l'incarico al colonnello Davide Zavattaro, già comandante della sezione fonica e grafica del Ris di Roma e Messina, e al professore Michele Vitiello, consulente in informatica fonica, che esamineranno le registrazioni.

Unico indagato per l'omicidio, in carcere dallo scorso 16 luglio, è Louis Dassilva, vicino di casa della vittima ed ex amante di sua nuora, Manuela Bianchi. Secondo la Procura, il 35enne senegalese avrebbe agito contro l'anziana proprio per difendere e tenere nascosta la relazione con Bianchi. 

Alla chiusura delle indagini l'uomo è accusato di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, motivi abietti e di aver commesso il fatto in orario notturno e approfittando delle condizioni di tempo di luogo e di persona, tali da ostacolare la difesa. Rischia l’ergastolo.

Cosa sarà analizzato dai periti nominati dal gip

La notte del delitto la telecamera di uno dei box ha registrato le urla della vittima ma, secondo la Procura e il consulente della squadra mobile, Marco Perino, specialista in perizie foniche forensi del Tribunale di Biella, si sentirebbero anche delle voci: in particolare, le parole "calma", prima delle coltellate, e "ragazza" alla fine dell'azione omicidiaria.

La voce, sostengono gli inquirenti, sarebbe compatibile con quella di Dassilva. Gli avvocati difensori dell'indagato, Riario Fabbri e Andrea Guidi, hanno chiesto un incidente probatorio che il gip ha ammesso.

Nella richiesta i legali chiedono quindi di isolare i rumori, i suoni e le voci eventuali che si sentono prima, durante e dopo l'omicidio. Nonché riconoscere suoni di oggetti, basculanti, porte tagliafuoco o ascensori. Fabbri e Guidi ritengono che questi suoni non siano decifrabili.

Quali saranno gli intervalli temporali considerati nella perizia

Il gip nell'incarico che sarà conferito lunedì ha ristretto il campo di indagine in maniera temporale: saranno quindi analizzati i rumori e le eventuali voci tra le 21.45 e le 23.15 della sera dell'omicidio e dalle 7.50 alle 8.30 della mattina del ritrovamento del corpo.

La mattina del 4 ottobre del 2023 è nel fascicolo d'indagine un momento estremamente importante. Perché, proprio in quella data, Manuela Bianchi avrebbe incontrato in garage Dassilva. Sarebbe stato lui a darle indicazioni sul comportamento da attuare con gli altri condomini e con i soccorritori dopo il ritrovamento del cadavere dell'anziana.

L'uomo le avrebbe detto di aver trovato "un corpo", senza tuttavia rivelarne subito l'identità. Questa è la versione della donna, attualmente indagata per favoreggiamento, fornita agli inquirenti il 4 marzo scorso nell'incidente probatorio durante il quale è stata ascoltata per tre giorni.

Le conclusioni sulla Cam3: "Non si può stabilire il colore della pelle del soggetto ignoto"

Dopo mesi di attesa, studi e analisi, sono arrivate anche le conclusioni degli esperti informatici che hanno analizzato le immagini riprese dalla Cam3, uno degli elementi considerati determinati dall'accusa.

Il team, formato dal brigadiere Saverio Paolino e il tenente colonnello Francesco Zampa del Ris di Parma e dal professore Sebastiano Battiato, ordinario di Informatica all'Università di Catania, ritiene che non si possa stabilire con certezza il colore della pelle del soggetto ignoto che la sera dell'omicidio di Paganelli, è stato ripreso mentre si dirige verso il condominio, passando davanti alla telecamera di sicurezza della farmacia San Martino.

Il collegio era stato nominato dal gip per l'incidente probatorio sulla telecamera che, come già anticipato, secondo gli inquirenti la notte del delitto avrebbe ripreso il presunto autore dell'omicidio tornare verso il condominio dopo aver gettato l'arma o aver ispezionato la zona per timore di testimoni occasionali.

Era stata quindi effettuata una prova in esterna con la presenza di Dassilva per l'omicidio. L'11 febbraio aveva sfilato davanti alla telecamera per la verifica dell'ipotesi accusatoria. Il 4 marzo, dopo poco meno di un mese, il collegio peritale aveva depositato la relazione con cui stabiliva che l'altezza di ignoto uno fosse incompatibile con quella di Dassilva decisamente più alto.

A supplemento d'indagine, però era stato chiesto di inserire un quesito sul colore della pelle che, secondo la relazione, è impossibile da stabilire. Lunedì le conclusioni della consulenza saranno acquisite dal tribunale in un'udienza davanti al gip Cantarini.

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