Pierina Paganelli, chiuse le indagini: Dassilva accusato di omicidio volontario aggravato, rischia l’ergastolo

Oggi, lunedì 12 maggio, è stato notificato ai legali di Louis Dassilva, indagato per il delitto di Pierina Paganelli, la 78enne trovata morta nell'ottobre 2023 nel garage della sua abitazione a Rimini, l'avviso della conclusione delle indagini preliminari (art. 415 bis del c.p.p.).
Nell'atto, notificato all'unico indagato, viene contestato l'omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà, dai motivi abietti, di aver commesso il fatto in orario notturno e approfittando delle condizioni di tempo di luogo e di persona, tali da ostacolare la privata difesa. Dassilva rischia l'ergastolo.
A confermare la notizia a Fanpage.it è l'avvocato Riario Fabbri che, insieme al collega Andrea Guidi, difende il 35enne. I legali ora sono in attesa di leggere gli atti. È probabile che a breve segua anche la richiesta di rinvio a giudizio per il 35enne, che si trova in carcere dal 16 luglio, ma anche per Manuela Bianchi, nuora della vittima ed ex amante dell’indagato, accusata di favoreggiamento.
Tra una decina di giorni, il prossimo 22 maggio, si terrà l'udienza davanti al Tribunale del Riesame di Bologna per discutere la nuova richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Dassilva. La precedenti istanze erano state rigettate sia dal giudice per le indagini preliminari di Rimini Vinicio Cantarini che dal Riesame.
I legali avevano presentato una memoria difensiva che contestava la versione fornita da Bianchi. La donna, in un lungo incidente probatorio, ha raccontato agli inquirenti di aver incontrato Dassilva nel garage quando lei aveva trovato il corpo di Pierina. Lui, ha detto ancora la donna, le avrebbe detto di non far rumore e di andare a chiedere aiuto a un vicino.
Nei giorni scorsi, per protestare contro la decisione, il 35enne aveva iniziato uno sciopero della fame che lo aveva portato al ricovero in ospedale. Nei giorni scorsi, dopo le dimissioni, era rientrato in carcere.