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Picchiata selvaggiamente perché dà da mangiare ai gatti

la 26enne è stata aggredita a Napoli, nel quartiere di Materdei, dove era solita dar da mangiare ai randagi. Padre, madre e figlia si sono avventati contro di lei. Prognosi di 8 giorni, capelli strappati alla radice e costole incrinate.
A cura di An. Mar.
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Era uscita per portare da mangiare gli avanzi ad una randagia della zona. Un'abitudine la sua, che le avrebbe portato via venti minuti per poi tornare a casa. Ma a casa, la ventiseienne avvocato, non è tornata, ma è finita all'ospedale con una  commozione cerebrale, le costole rotte e i capelli strappati alla radice. È successo a Via Bartolomeo Caracciolo, a Napoli nel quartiere di Materdei, come scrive Il Desk, dove la giovane è stata picchiata in seguito all'ennesimo diverbio per la sua abitudine di nutrire i randagi della zona. La ragazza, conosciuta in tutto il quartiere per il suo impegno di volontariato a favore degli animali, ai quali spesso ha trovato rifugio, era scesa di casa armata di cibo quando ha incontrato una donna, con la quale aveva già avuto discussioni. Motivo, i gatti.
Secondo il racconto della vittima, la donna avrebbe esordito prima con delle minacce, poi, raggiunta dal marito a bordo di un auto, avrebbe continuato a discutere con la 26enne con toni sempre più accesi, spalleggiata dal marito. A quel punto la ragazza ha chiamato la polizia – per bene due volte – ma gli agenti le hanno risposto che non potevano recarsi sul posto per carenza di personale. Nella telefonata si sarebbe addirittura intromesso l'uomo, esortando a sua volta l’arrivo del 113 per occuparsi della ragazza "colpevole" di prendersi cura dei gatti.
Ancora pochi attimi e, riferisce la ragazza, la donna le avrebbe sferrato uno schiaffo sull'orecchio, afferrandola poi per i capelli, strappati brutalmente. A questo punto sarebbe intervenuto il marito, gettando la giovane a terra: qui, la donna avrebbe cominciato a sbatterle la testa sull'asfalto mentre l'uomo la colpiva con dei calci. Come se non bastasse, racconta ancora la giovane, le due figlie adolescenti sarebbero scese dalla macchina per prendere a pugni in testa la ragazza, sfinita al suolo.
Tutto questo sarebbe avvenuto sotto lo sguardo indifferente dei passanti, nessuno dei quali ha chiamato l'ambulanza. All'ospedale, i medici, che hanno dichiarato una prognosi di otto giorni, hanno riscontrato una commozione cerebrale, costole incrinate, capelli strappati, mentre la ragazza, traumatizzata e sfinita, era preda di continui svenimenti. L'episodio è stato oggetto degli accertamenti della polizia di Montecalvario, che hanno raccolto anche la versione della famiglia, diametralmente opposta a quella fornita dalla vittima. Sul posto nessuno che testimoniasse di aver assistito all'episodio. Dopo l’aggressione, prima dell’arrivo della polizia – chiamata per la terza volta dalla ragazza – e dell’ambulanza, la 26enne ha raccontato di esser stata avvicinata da una persona, che le avrebbe "consigliato" di dire agli agenti di essere caduta a terra, facendosi male da sola.

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