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Piano vaccini, le dosi alle Regioni. In Lazio più che in Lombardia, ma ha la metà della popolazione

In Lombardia, nella prima fase della campagna di vaccinazione contro il Covid, le prime dosi andranno a 308.494 persone su una popolazione di circa 10,06 milioni. In Lazio invece, con una popolazione di circa 5,879 milioni di persone (la metà della Lombardia), le persone da vaccinare individuate, tra operatoti sanitari e anziani sono 355.824. Emergono delle perplessità sul piano strategico del ministero della Salute per la distribuzione del vaccino anti-Covid alle Regioni.
A cura di Annalisa Girardi
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Continua a prendere forma il piano italiano per la distribuzione del vaccino anti-coronavirus. Il primo ad arrivare sarà quello di Pfizer/BioNtech, che ieri è stato somministrato per la prima volta nel Regno Unito a una donna di 90 anni nordirlandese. L'autorizzazione per questo vaccino da parte dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) sarà data con ogni probabilità entro il 29 dicembre e in Italia la distribuzione dovrebbe cominciare a partire dal 15 gennaio 2021. Si vaccineranno prima gli operatori sanitari e gli over 80, poi le persone con più di 60 anni e le categorie più fragili e infine il resto della popolazione. Si calcola che si arriveranno a vaccinare 30 milioni di persone entro sette mesi.

Il ministero della Salute, insieme al commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, ha preparato un piano per la distribuzione su tutto il territorio nazionale, prevedendo un hub in ogni Regione. Per il vaccino Pfizer/BioNtech, che deve essere conservato in speciali ulltra-congelatori a -70°, sono già stati individuati 277 punti di somministrazione. Secondo il piano del governo sarà direttamente il produttore a spedire le dosi verso un unico hub nazionale, che per l'Italia sarà l'aeroporto militare di Pratica di Mare, da cui poi i vaccini saranno spediti verso le Regioni. Spetterà alle Asl chiedere il quantitativo necessario in base alla popolazione, ma a livello centrale sono già state individuate le dosi necessarie a ciascuna Regione per la prima fase, quella in cui dovranno essere vaccinati medici e operatori sanitari, ospiti delle Rsa e personale, e anziani con più di 80 anni.

Ma già a questo punto iniziano ad emergere delle difficoltà. Nelle tabelle del governo, ad esempio, non si capisce perché al Lazio spettino molte più dosi di quante ne andranno in questa fase alla Lombardia. Che ha molti più abitanti. Vediamo un po' di numeri: in Lombardia nella prima fase sono state individuate 308.494 persone da vaccinare su una popolazione di circa 10,06 milioni. I punti di distribuzione disponibili sono 66, di cui 65 sono già stati comunicati. In Lazio invece, con una popolazione di circa 5,879 milioni di persone (la metà della Lombardia) e 17 punti di somministrazione possibili (anche se ne sono stati comunicati 20), le persone da vaccinare individuate sono 355.824.

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