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News sui carabinieri arrestati a Piacenza

Piacenza, carabinieri arrestati. Spuntano altre accuse: tortura, abuso e falso

Nuove accuse ad alcuni dei carabinieri della stazione Levante di Piacenza, finiti sotto inchiesta e arrestati a luglio nell’operazione “Odysseus”. In particolare, quella di tortura in relazione al fermo di un giovane che sarebbe stato schiaffeggiato e poi lasciato seminudo nel cortile della caserma.
A cura di Biagio Chiariello
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 I carabinieri della caserma Levante, finiti in manette nello scorso luglio, dovranno rispondere anche dell’accusa di tortura. A riportarlo è Ilpiacenza.it. A rispondere della contestazione sarebbero Giuseppe Montella, Daniele Spagnolo, Salvatore Cappellano e Giacomo Falanga in relazione al fermo di un giovane che sarebbe stato schiaffeggiato e poi lasciato seminudo nel cortile della caserma. All’ex comandante, il maresciallo Marco Orlando, e all’ex comandante della compagnia, il maggiore Stefano Bezzeccheri, vengono invece contestati rispettivamente un altro falso e un abuso d’atti d’ufficio.

La nuova accusa: tortura

L’inchiesta, denominata “Odysseus“, è venuta alla luce la scorsa estate: per sei mesi la Guardia di finanza, diretta dalla Procura della Repubblica di Piacenza, ha messo gli occhi sulla caserma Levante. Dieci militari sono stati sottoposti a misure restrittive: sei in arresto, per tre obbligo di presentazione alla polizia, per uno obbligo di dimora. Al momento dell’arresto carabinieri sono stati giudicati colpevoli di: falso ideologico, lesioni personali aggravate, ricettazione e spaccio di sostanze stupefacenti, arresto illegale. Ed ora ci sarebbe anche la pesante accusa di tortura.

Gli interrogatori dei carabinieri

Nel frattempo è stato fissato l’incidente probatorio, che si svolgerà in due giorni la prossima settimana, in cui verranno ascoltate diverse persone che lamentano violenze e abusi da parte di alcuni dei carabinieri coinvolti nell’inchiesta. Il 2 ottobre, sono stati interrogati – in procura e nel carcere di Pavia – i militari indagati. A quattro persone in servizio alla Levante – tra cui Giuseppe Montella e Daniele Spagnolo, entrambi ascoltati ieri dai magistrati – i pm che indagano sui presunti abusi commessi tra il 2018 e il 2020 hanno contestato, come detto, il nuovo reato. La contestazione è anche per Salvatore Cappellano (difeso dall’avvocato Paolo Fiori) e per Giacomo Falanga (assistito dagli avvocati lodigiani Daniele Mancini e Paolo Molaschi). Questi ultimi due non sono stati sentiti.

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