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Pfizer sotto inchiesta in Italia: l’accusa è aver nascosto 1,2 miliardi di profitti al fisco

Le Fiamme Gialle stanno indagando sulla divisione italiana della casa farmaceutica per una possibile maxi evasione fiscale. Il colosso: “Accertamenti di routine, rispettiamo le leggi fiscali italiane”
A cura di Biagio Chiariello
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 Pfizer avrebbe trasferito 1,2 miliardi di euro di profitti a divisioni in altri Paesi per evitare di pagare le tasse sugli utili. È questa l'ipotesi che ha spinto la Guardia di Finanza, in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate, ad avviare un’indagine nei confronti dell’azienda farmaceutica USA per una possibile evasione fiscale in Italia.

Stando a quanto ha riportato Bloomberg tutto sarebbe partito da un’operazione che il colosso con sede a New York ha effettuato tra il 2017 e il 2019, prima dunque dell’emergenza Covid, nell'ambito di accertamenti più generali che le stesse Fiamme Gialle stanno effettuando in questi anni sulle grandi multinazionali (la procura di Milano, per esempio, ha recuperato oltre due miliardi di euro dai colossi del lusso e della moda).

Pfizer avrebbe deciso di non distribuire dividendi nei tre anni oggetto dell’inchiesta proprio per evitare che quel denaro fossero tassati come avrebbero dovuto nel nostro Paese. Parliamo di 1,2 miliardi di utile che sarebbero stati distribuiti su due società estere: la Pfizer Production LLC e Pfizer Manufacturing LLC con sede nel Delaware.

Va comunque detto che al momento non ci sarebbe alcun verbale di accertamento sul presunto caso e alla società, da quanto si apprende, non è ancora stato notificato nulla, ma le autorità italiane proseguiranno con le verifiche per accertare i fatti. Il fascicolo è all’attenzione dell’Agenzia delle Entrate ed è ipotizzabile che un’informativa finirà anche alla Procura di Roma per decidere come procedere.

Le verifiche proseguiranno nei prossimo giorni. "Pfizer rispetta le leggi fiscali e i regolamenti italiani" ha dichiarato il portavoce della multinazionale, Pam Eisele, parlando di "accertamenti di routine" sui quali Pfizer si dice pronta a collaborare come sempre con le indagini.

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