video suggerito
video suggerito

Pescara, tassista rifiuta cane guida sulla sua auto: non vedente lasciata a piedi alla stazione

A Pescara una donna non vedente è stata rifiutata da un tassista perché accompagnata dal suo cane guida, nonostante la legge ne consenta l’accesso. La Polfer è intervenuta trovandole un altro mezzo. L’episodio è stato segnalato alla polizia municipale.
A cura di Davide Falcioni
3 CONDIVISIONI
Immagine

Una donna non vedente è stata lasciata a piedi alla stazione ferroviaria di Pescara, dopo essersi vista rifiutare il trasporto da parte di un tassista per la presenza del suo cane guida. La donna, di origini portoghesi ma residente da tempo in Emilia-Romagna, era appena arrivata da Bologna e stava cercando un modo per raggiungere la zona degli hotel di Montesilvano, a pochi chilometri dal capoluogo abruzzese.

Quando ha tentato di salire su un taxi, il conducente ha opposto un netto rifiuto: "Niente cani sul mio taxi", si è sentita rispondere. Un'affermazione che contrasta apertamente con quanto previsto dalla legge italiana, che garantisce ai non vedenti il diritto di viaggiare con il proprio cane guida su qualsiasi mezzo di trasporto pubblico, compresi i taxi.

La vicenda, riportata dal Messaggero, ha destato sconcerto. La polizia ferroviaria, contattata dalla donna, ha cercato inutilmente di convincere il tassista, finendo per assistere la passeggera in difficoltà trovandole un altro mezzo. L’unico atto formale è stata la segnalazione dell’episodio alla polizia municipale, competente in materia, che dovrebbe ora procedere con una sanzione amministrativa nei confronti del conducente.

La ministra Locatelli: "Serve un salto culturale"

Sull'episodio accaduto in Abruzzo è intervenuta anche la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli: "Quanto accaduto a Pescara ancora una volta ci dimostra che dobbiamo impegnarci tutti: non bastano i fondi, non bastano le leggi, serve un cambio di sguardo, un salto culturale e di civiltà che coinvolga davvero tutti, istituzioni a tutti i livelli e soprattutto i singoli cittadini: è un percorso impegnativo ma necessario e che – conclude la ministra – richiede tanto coraggio".

L’importanza del cane guida per una persona cieca

Per una persona non vedente, il cane guida non è un semplice animale da compagnia, bensì un vero e proprio ausilio alla mobilità e all'autonomia. Addestrato per aiutare il proprio conduttore a evitare ostacoli, attraversare strade, salire sui mezzi pubblici e muoversi in sicurezza anche in contesti complessi, il cane guida rappresenta un’estensione sensoriale indispensabile. Rifiutare l’accesso a un cane guida equivale a negare a una persona cieca il diritto alla libertà di movimento e all’indipendenza, costringendola a una condizione di ulteriore isolamento. Per questo, la legge tutela in modo chiaro e inequivocabile l’accesso di questi animali a tutti gli spazi pubblici e ai servizi di trasporto.

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views