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“Pesavo 220 chili per una sindrome ormonale, ora ne ho persi più di 140 e sono rinata”

La storia di Veronica Galoppini, 39enne di Livorno, affetta dalla sindrome dell’ovaio policistico, una malattia ormonale rara che le ha fatto avere grossi problemi di obesità, che ha scoperto di avere al termine della sua prima gravidanza: “Ero arrivata a pesare più di 200 chili. Non vivevo più. Quando è nato mio figlio non riuscivo neanche a tenerlo in braccio, perché ero allettata. Poi è cambiato tutto”.
A cura di Ida Artiaco
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Veronica Galoppini, 39 anni.
Veronica Galoppini, 39 anni.
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Passare da 220 a 78 chili nel giro di 14 anni dopo aver subito una delicata operazione chirurgica ed essere passata da uno specialista all'altro che non sapevano da cosa dipendesse quel suo improvviso aumento di peso. È questa la storia di Veronica Galoppini, 39 anni di Livorno, affetta dalla sindrome dell'ovaio policistico, una malattia ormonale rara che le ha fatto avere grossi problemi di obesità. "Dopo la mia prima gravidanza ero arrivata a pesare più di 200 chili – ha raccontato a Fanpage.it -. Non vivevo più. Quando è nato mio figlio non riuscivo neanche a tenerlo in braccio, perché ero allettata. Anche le cose più elementari non riuscivo a farle. È stato un incubo". È stato proprio dopo il parto che Veronica ha scoperto la patologia.

"Non mi ero accorta di nulla – ha spiegato -. Durante la gravidanza avevo messo solo 8 chili, nella norma, poi il mio corpo è impazzito. Sono arrivata a pesare 220 chili. Ho girato tantissimi specialisti, spostandomi da Milano a Padova, perché non riuscivamo a capire da cosa dipendesse questo aumento di peso. Finché a Viterbo, dopo specifiche analisi ormonali, non siamo arrivati alla diagnosi di sindrome dell'ovaio policistico. Da lì ho iniziato una cura per tenere le ovaie a riposo, anche perché per anni non ho avuto neanche il ciclo. Ho dovuto anche sottopormi ad un intervento di bypass gastrico perché dovevo perdere subito peso. Era il 2006. Da lì è cominciata la svolta. Ho cominciato a perdere peso e sono rinata". La malattia non aveva permesso a Veronica neppure di vivere suo figlio: "Ero a letto o sul divano sempre. I miei genitori mi hanno aiutata con il bambino, con la pulizia della casa e anche alla mia igiene personale. Non vivevo più, la mia vita era bloccata".

Ad oggi, dopo l'intervento di bypass, Veronica sta meglio. "Sono arrivata a pesare 78 chili – ha concluso -. Mi sento bene, anche grazie ad una dieta che seguo, che si chiama Weight Watchers e di cui scrivo su un blog per aiutare altre persone che sono nelle mie stesse condizioni ad andare avanti e a lottare. L'unico problema è la perdita dei capelli, che un altro sintomo della sindrome, insieme pressione alta, amenorrea e la tendenza della pelle a diventare più scura. Bisogna fare attenzione, mangiare in maniera sana ed equilibrata e guardare ai cambiamenti del proprio corpo, perché di obesità si può morire, ma si può anche guarire".

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