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Per un anno usa biglietti smagnetizzati al casello per pagare meno: beccato e costretto a sborsare 2200 euro

Protagonista della storia un artigiano cinquantenne della Spezia che prima del dibattimento davanti al tribunale di Genova ha deciso di restituire la somma ad Autostrade per l’Italia evitando il processo.
A cura di Antonio Palma
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Per poter pagare meno al casello autostradale, per oltre un anno aveva messo in atto un sistematico meccanismo con cui si presentava con biglietto smagnetizzato, dichiarando un’entrata diversa da quella effettiva, ma infine è stato beccato e costretto a pagare 2.200 euro per evitare il processo. Protagonista della storia un artigiano cinquantenne della Spezia che prima del dibattimento davanti al tribunale di Genova ha deciso di restituire la somma ad Autostrade per l'Italia evitando così di finire in aula con l’accusa di truffa.

Del resto la vicenda giudiziaria si trascinava da tempo. Come ricostruisce il Secolo XIX, i fatti contestati infatti risalgono al periodo che va dall'inizio dell’estate del 2021 alla fine dell’estate del 2022 quando l’uomo è stato infine individuato e denunciato. Secondo la denuncia, in questo arco di tempo l’uomo è passato per ben 51 volte ai caselli autostradali presentandosi sempre con biglietto smagnetizzato e dichiarando quindi al casellante una entrata diversa e più vicina di quella effettiva in modo da pagare molto meno il pedaggio dovuto.

Probabilmente contava sul fatto di cambiare continuamente casello visto che le condotte contestate non sono avvenute non solo in Liguria dove abita ma anche in Toscana e in Emilia Romagna. Ma proprio la prosecuzione delle condotte andata avanti nel tempo e con la stessa auto, una Fiat Panda, ha messo in allarme Autostrade che ha presentato denuncia querela alla Polizia stradale nell’ottobre di tre anni fa. Le indagini hanno permesso di individuare così ben 51 accessi con biglietti smagnetizzati, il primo dei quali al casello autostradale di Genova Est.

Mentre ci si avviava verso il processo, però, l’uomo ha deciso di risarcire il danno patrimoniale lamentato dalla società che gestisce l'autostrada sborsando duemila e duecento euro. Il giudice quindi ha dichiarato estinto il reato per condotte riparatorie.

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