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Pasqua 2024

Svolta veg a Pasqua, molti italiani rinunciano alla carne: vendita di agnelli giù del 30%

Secondo Confcommercio, a pochi giorni dalla Pasqua si sta registrando il 20-30 per cento in meno di prenotazioni di agnelli, abbacchi e capretti. Il mondo veg esulta ma per Federcarni alla fine i volumi di vendita saranno rispettati.
A cura di Antonio Palma
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Gli italiani si stanno preparando definitivamente alla svolta vegetariana in cucina? Al momento i dati sui consumi  di carne in generale non sembrano dare conferme ma quelli sull'acquisto dei tipici cibi di Pasqua invece qualche dubbio lo mettono. Come ha annunciato la presidente della Fida-Confcommercio, infatti, a pochi giorni dalla pausa pasquale molti italiani quest'anno sembrano aver intenzione di rinunciare a agnelli, capretti e abbacchi. "Sarà che la Pasqua quest’anno cade più avanti e, visto che fa caldo, frena il consumo di carne, ma stiamo registrando il 20-30 per cento in meno di prenotazioni di agnelli, abbacchi e capretti nei nostri negozi" ha sottolineato infatti la rappresentante della la federazione nazionale dettaglianti alimentari.

Dati che fanno esultare il mondo veg che quest'anno ha promosso iniziative su tutti i fronti raccogliendo addirittura l'appoggio dell'ex Premier Silvio Berlusconi che nei giorni scorsi si è fatto immortalare mentre allattava un agnellino, annunciando che salverà dalla brace pasquale alcuni esemplari. Per convincere gli italiani a rinunciare, per questa Pasqua non mancano proposte veg e alternative ai tipici piatti di carne. Eppure la svolta veg non sembra convincere  tutti. "La domanda tiene", hanno assicurato da Federcarni e anche la Coldiretti è sicura che i volumi di vendita di agnelli alla fine saranno in linea con gli altri anni.

"È un discorso economico, non siamo gente senza cuore", ha sottolineato al Corriere della Sera Giorgio Apostoli in rappresentanza degli allevatori, spiegando: " L’Italia ha un gregge di 6 milioni di pecore e un milione di capre, ma è un gregge essenzialmente da latte, non da carne. Ma per fare latte, bisogna ingravidare le pecore e ci servono arieti. E basta un ariete per 40 pecore. Ecco perché gli agnelli maschi in gran parte li cediamo al mercato e finiscono nei macelli". "Potremmo anche non cederli più ma allevarli ci costerebbe un occhio e dovremmo poi vendere i formaggi a prezzi stellari" ha concluso Apostoli.

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