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Per colpire i suoceri avevano inscenato attacchi con acido e sms minatori, coppia arrestata

Non c’era stata nessuna aggressione con l’acido ai danni del genero “indesiderato”: tutto era frutto di un’invenzione della presunta vittima, un uomo di 48 anni, e della moglie 21enne. Per questo è scattato l’arresto dei due coniugi, originari del Senese e domiciliati a Torino, mentre i genitori della sposa sono stati scarcerati.
A cura di Susanna Picone
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Un uomo di quarantotto anni e la giovane moglie ventunenne, originari del Senese e domiciliati a Torino, sono stati arrestati con l'accusa di calunnia. I due avevano raccontato di aver subito degli attacchi da parte dei genitori di lei, ma a quanto pare era tutto falso. L’uomo aveva tra le varie cose inscenato un’aggressione con l’acido da parte dei suoi suoceri, una coppia che lo scorso maggio è stata arrestata dai carabinieri della compagnia di Poggibonsi, nel Senese, con le accuse di lesioni gravi, maltrattamenti e stalking, e che ora è stata rilasciata. A quanto emerso, il quarantottenne e la moglie si sarebbero inviati da soli anche dei messaggi minatori facendo risultare come mittenti i genitori della donna.

Le accuse contro i genitori della giovane moglie – Genitori che, stando a quanto ricostruito inizialmente, erano contrari al matrimonio tra la figlia e un uomo più grande di quasi trenta anni e per questo motivo avrebbero fatto di tutto per “abbattere” il genero. Per ostacolare la relazione tra la figlia e il compagno avevano dato il via – sempre secondo la prima ricostruzione dopo la denuncia del genero – a una incredibile catena di persecuzioni verso l’uomo e la stessa figlia. Presunte minacce e aggressioni che avevano addirittura spinto la coppia a trasferirsi dalla Toscana a Torino. Ma, appunto, di quelle aggressioni non era vero niente.

La presunta vittima e la moglie arrestati per calunnia – Su ordine della magistratura torinese ora la presunta vittima delle aggressioni e la giovane moglie sono stati arrestati. L’accusa è di calunnia per aver appunto inscenato tre false aggressioni ed essersi inviati, attraverso il meccanismo di “spoofing”, sms minatori facendo risultare mittenti i genitori della donna.

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