Paura all’aeroporto nei Caraibi, aereo WestJet atterra senza il carrello: pista chiusa per ore

Un Boeing 737-800 della WestJet ha subito un problema al carrello destro durante l’atterraggio a Sint Maarten, nei Caraibi. Tutti i 164 passeggeri e l’equipaggio sono stati evacuati in sicurezza. Nessun ferito, ma l’aeroporto è rimasto temporaneamente chiuso.
A cura di Biagio Chiariello
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Momenti di grande tensione domenica 7 settembre all’aeroporto internazionale Princess Juliana di Sint Maarten (SXM), quando un Boeing 737-800 della compagnia canadese WestJet, in arrivo da Toronto con 164 passeggeri a bordo, ha subito un malfunzionamento al carrello di atterraggio destro durante la fase finale dell’atterraggio. Secondo i media locali, il carrello si sarebbe sgonfiato proprio al momento del contatto con la pista, costringendo il pilota a un atterraggio di emergenza.

In una nota ufficiale, WestJet ha precisato che le squadre di emergenza hanno operato immediatamente, utilizzando schiuma protettiva a scopo precauzionale. Gli scivoli d’emergenza sono stati attivati e tutti i passeggeri, insieme all’equipaggio, sono stati evacuati in sicurezza e condotti al terminal. Fortunatamente non si sono registrati feriti, e tutti i passeggeri sono stati rintracciati dalla compagnia.

L’incidente ha determinato la temporanea chiusura dell’aeroporto, una delle principali porte di accesso ai Caraibi, fino almeno all’01:00 UTC. Alcuni voli, tra cui il JetBlue 887 in arrivo da New York, sono stati dirottati sull’aeroporto di San Juan.

Il Princess Juliana International Airport è celebre per la sua pista corta, lunga 2.300 metri, e per la vicinanza al mare e alla Maho Beach, dove gli aerei atterrano a bassissima quota sopra i bagnanti, offrendo uno spettacolo unico e molto fotografato dagli appassionati di aviazione. Questa posizione, pur affascinante per i turisti, rende gli atterraggi particolarmente delicati e impegnativi per i piloti.

SXM è un hub strategico della regione caraibica, con circa 1,8 milioni di passeggeri annui e collegamenti verso 39 destinazioni servite da compagnie come KLM, Air France e Delta. Nato come base militare statunitense nel 1942, l’aeroporto deve il suo nome alla Principessa Juliana dei Paesi Bassi, aumentando ulteriormente il fascino e l’attrattiva della struttura. L’incidente di domenica, pur senza conseguenze fisiche, ricorda i rischi legati alla complessità operativa di questo aeroporto, dove ogni atterraggio richiede massima concentrazione e precisione.

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