Partorì in bagno e lasciò morire la neonata nel water, chiuse le indagini: “Sapeva di essere incinta”

Avrebbe avuto piena consapevolezza della gravidanza e avrebbe agito volontariamente quando, nell’ottobre dello scorso anno, ha partorito e poi lasciato morire la figlia appena nata nel water di casa. La procura di Padova ha chiuso le indagini preliminari su quanto accaduto sette mesi fa a Piove di Sacco, dove una neonata venne trovata morta nel bagno di un appartamento sopra a un locale di lap dance.
La mamma, una ventinovenne di origini brasiliane che lavorava in quel locale e viveva da qualche tempo in quell’appartamento, secondo la prima ricostruzione aveva partorito da sola quella notte e poi avrebbe lasciato cadere la neonata nella tazza del water. Lì il corpicino era stato poi trovato a testa in giù. Secondo i primi riscontri, la neonata era morta annegata.
“Non sapevo di essere incinta” era stata la prima “difesa” della donna, ma stando a quanto emerso ora la giovane avrebbe avuto piena consapevolezza della gravidanza. Sapeva di essere incinta e avrebbe avuto quindi tutto il tempo di chiedere aiuto: tra gli atti depositati durante le indagini ci sarebbe anche il contenuto delle ricerche trovate nel cellulare della donna, ricerche appunto sulla gravidanza.
La donna è accusata di omicidio volontario aggravato: una perizia psichiatrica ha anche stabilito la sua capacità di intendere e di volere al momento del fatto. L’accertamento, chiesto dal pubblico ministero Sergio Dini, è stato svolto in incidente probatorio e varrà come prova dibattimentale.
Dopo un periodo di custodia in carcere, attualmente la ventinovenne si trova ai domiciliari nella casa dei genitori nella provincia di Bari. Nei prossimi mesi il giudice per le udienze preliminari dovrà decidere se disporre il rinvio a giudizio.